Alessandro Benetton: riflessioni su rischi e opportunità dell’Intelligenza Artificiale

Alessandro Benetton: “L’AI è già tra noi e la sua evoluzione è inarrestabile. La domanda che dobbiamo porci è come vogliamo utilizzarla”.

Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: riflessioni sull’Intelligenza Artificiale

I rischi e le opportunità dell’Intelligenza Artificiale: ne scrive su LinkedIn Alessandro Benetton prendendo spunto da “Il Visconte Cibernetico”. L’opera a cura di Andrea Prencipe e Massimo Sideri è “un’analisi di come le tensioni tra gli opposti descritte da Calvino nelle sue Lezioni Americane e rappresentate dal Visconte Dimezzato ci possano aiutare a comprendere i rischi e le potenzialità dell’AI”. Nello scenario che ne emerge in molti intravedono un avvertimento sui rischi legati all’Intelligenza Artificiale: “Ciò che colpisce del Visconte Cibernetico è che ci mostra una realtà distopica, in cui il potere dell’intelligenza artificiale diventa incontrollabile, evidenziando le conseguenze di una gestione errata. Eppure, il progresso – quello buono – non si ferma. L’AI è già tra noi e la sua evoluzione è inarrestabile. La domanda che dobbiamo porci è come vogliamo utilizzarla”, spiega Alessandro Benetton.

Alessandro Benetton: “La scelta è nostra, oggi più che mai”

L’Intelligenza Artificiale è uno strumento potente, ricorda Alessandro Benetton: “Può potenziare le nostre capacità e rendere il mondo un posto migliore”. Purchè la si utilizzi in questa ottica: “Possiamo infatti scegliere di vedere questa tecnologia come un’opportunità, un modo per migliorare la vita e risolvere problemi complessi”. La strada da seguire per Alessandro Benetton è quella dell’integrazione consapevole: “Comprendere i rischi è fondamentale, ma non deve paralizzarci. Dobbiamo adottare un approccio proattivo, regolamentare l’uso dell’AI e promuovere un’etica dell’innovazione. Possiamo scegliere di costruire un mondo in cui l’intelligenza artificiale e l’intelligenza umana collaborano, creando valore per tutti. La scelta è nostra, oggi più che mai”.