L’Italia potrebbe facilmente disporre di tutta l’acqua necessaria per le sue esigenze agricole, industriali e civili, se attuasse una politica efficiente di recupero delle acque reflue e raccolta delle acque piovane, oltre a risolvere l’annoso problema delle perdite idriche: lo ha dichiarato il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro, sottolineando la necessità di investimenti ambiziosi che possano garantire la sicurezza idrica del Paese.
La strategia di Iren per il recupero di acque illustrata dal Presidente Luca Dal Fabbro
Le condutture idriche italiane perdono fino al 60% dell’acqua che trasportano: è il Presidente di Iren Luca Dal Fabbro a rivelare il dato preoccupante, enfatizzando come sia necessario un piano strutturato per creare un sistema idrico più efficiente e sostenibile, in grado di allontanare lo spettro della siccità. Il manager ha rivelato come Iren stia già investendo notevoli risorse per affrontare le criticità legate al tema delle risorse idriche: il nuovo Piano Strategico del Gruppo prevede infatti di utilizzare circa 3 miliardi di euro per ottimizzare le tubature esistenti e implementare nuove pratiche virtuose. Fondamentale, secondo Luca Dal Fabbro, valorizzare l’importante risorsa costituita dalle acque piovane: “Noi disperdiamo il 90% delle gocce d’acqua che cadono sul territorio. Raccoglierla in invasi è cruciale, c’è da fare un grosso progetto nazionale di invasi, di cui noi siamo grandi sostenitori, come Iren”. Ma è anche importante rigenerare le cosiddette acque reflue, ossia i residui delle risorse idriche impiegate nell’agricoltura o nell’industria. Il Presidente di Iren ha posto l’accento su una potenziale risorsa: se si valorizzassero le acque reflue, il settore agricolo avrebbe già soddisfatto quasi un terzo del proprio fabbisogno idrico.
L’appello di Luca Dal Fabbro: “Necessario un PNRR dell’acqua per il futuro del Paese”
Luca Dal Fabbro ha riconosciuto che questo genere di misure richiederebbero senz’altro costi molto ingenti. Tuttavia, la posta in gioco è alta: il futuro del Paese e delle sue nuove generazioni. “L’acqua è una grande opportunità per questo Paese. È un’opportunità non divisiva, perché serve a tutti. Sarà costoso farlo? Forse sì, ma è un grandissimo investimento per il futuro, per i nostri figli e i nostri nipoti”, ha commentato il Presidente di Iren. È necessario, dunque, che le istituzioni si mettano nell’ordine di idee di sostenere il rinnovamento del sistema idrico con vigore e convinzione: “Acqua è la parola d’ordine per i prossimi anni. Ci vorrà un PNRR, un piano Marshall sull’acqua, e credo che su questo il Governo debba lavorare”.