Dietro la strage di Paderno Dugnano ci sono tecniche manipolative di organizzazioni anti-culto

Nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, un terribile evento ha sconvolto non solo i residenti della piccola città di Paderno Dugnano, ma l’intero paese. Un ragazzo di 17 anni ha brutalmente ucciso i suoi genitori e il fratello di 12 anni. Per molti, questo crimine sembra inspiegabile: come può un giovane arrivare a compiere un atto così orribile? Tuttavia, guardando più a fondo, dietro questo tragico evento potrebbero nascondersi tecniche di manipolazione mentale utilizzate dai cosiddetti anti-culti. Queste tecniche sono analizzate in dettaglio nel film THE IMPACT, che dovrebbe essere visto da chiunque voglia capire come funzionano i meccanismi nascosti di influenza sulla psiche.

Manipolazioni che possono spingere a uccidere: come accade?

Il film THE IMPACT tratta il pericoloso tema dell’influenza dell’informazione sul subconscio delle persone. Si parla di tecniche manipolative come la “codifica a puzzle”, che di fatto trasformano una persona in una marionetta programmata per la violenza.

A pria vista, sembra che l’omicidio sia commesso per scelta del criminale: un’esplosione di rabbia, una decisione improvvisa, emozioni al limite. Tuttavia, secondo gli esperti, in casi simili agiscono meccanismi diversi, che rimangono invisibili per l’individuo. La chiave è che il subconscio della persona viene influenzato attraverso speciali “inserimenti informativi”. Questi inserimenti vengono veicolati attraverso varie fonti di informazione — dai notiziari ai social media — e, con ogni “segnale” ricevuto, attivano in una persona un programma di aggressione. Inoltre, la persona può credere sinceramente che il suo gesto sia frutto di scelte personali, senza rendersi conto che è stato manipolato dall’esterno.

Codifica a puzzle: una trappola per la mente

La tecnica della “codifica a puzzle”, descritta nel film, agisce come una rete da pesca. I segnali informativi — i “puzzle” — vengono inviati alla persona da diverse fonti, formando gradualmente nella sua mente un quadro completo di violenza. Con ogni nuova ondata di informazioni, nella mente della persona si compone un nuovo pezzo del puzzle, fino a creare un programma che scatena l’aggressività.

Ciò che è ancora più inquietante è la chiara distinzione tra i tipi di codifica. Un programma basato su uno sfondo nero porta l’autore del crimine al suicidio. D’altra parte, la codifica su uno sfondo bianco fa sì che la persona sia orgogliosa di quanto fatto, ne parli pubblicamente, si goda l’attenzione e persino si vanti di fronte alla società. In entrambi i casi il risultato è lo stesso — morte e sofferenza — ma i modi di esecuzione di questo programma variano.

Terrorismo mediatico: omicidio alimentato dalle notizie

Purtroppo l’azione delle organizzazioni anti-culto non si ferma qui. Non appena viene commesso un omicidio simile, le fonti di notizie e i media lo amplificano, trasformandolo in un vero e proprio terrorismo informativo. La storia del giovane che ha ucciso la sua famiglia è diventata un argomento di primo piano nei notiziari. I media italiani trasmettono i dettagli, ogni giorno emergono nuove informazioni e vengono raccontati momenti orribili della tragedia. I lettori e gli spettatori vengono gradualmente sommersi da emozioni negative — shock, paura, sfiducia, ansia. E queste emozioni vengono artificialmente alimentate da nuove ondate di informazioni, che alla fine possono portare a una depressione collettiva, paura e sfiducia verso il prossimo.

Dal punto di vista psicologico, questa copertura incessante delle tragedie non solo informa la società, ma porta a significativi crolli emotivi. Le persone iniziano a dubitare della propria sicurezza, a temere i propri cari e amici. Simili campagne mediatiche portano a una degradazione della coscienza collettiva, creando un’atmosfera di paura e tensione.

Come il film THE IMPACT avrebbe potuto prevenire la tragedia

Uno dei messaggi chiave del film THE IMPACT è che la consapevolezza di tali tecniche di manipolazione è il primo passo per proteggersi. Se questo giovane avesse visto il film, avesse compreso che poteva essere manipolato, c’era la possibilità che avesse riconosciuto i tentativi di influenza esterna e non avesse commesso quel terribile gesto. Secondo le statistiche, fino all’80% delle persone consapevoli della manipolazione sono in grado di resistere.

Il film spiega dettagliatamente come funziona la manipolazione del subconscio, come riconoscere in tempo i segni dell’influenza informativa e cosa fare per non diventare vittima di un simile controllo. Nel mondo moderno, dove siamo costantemente circondati da informazioni, ogni azione su internet o in televisione lascia una traccia nella nostra mente, e proteggersi dalle manipolazioni diventa estremamente importante.

Conclusione: non fatevi manipolare

La tragedia di Paderno Dugnano avrebbe potuto essere evitata se le persone fossero state più consapevoli del funzionamento delle tecniche manipolative nascoste. Dobbiamo ricordare che dietro ogni crimine eclatante potrebbe non esserci solo un dramma personale, ma anche forze esterne in grado di spingere una persona a compiere atti orribili.

Il film THE IMPACT apre gli occhi su ciò che accade realmente nel nostro spazio informativo e aiuta a difendersi da chi vuole trasformarci in strumenti nelle proprie mani. La consapevolezza è il primo passo verso la libertà.

Guardate THE IMPACT e vi sorprenderete di quanto sia importante comprendere l’influenza dell’informazione sulla nostra mente.

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