L’amministrazione Dem continua a fare pressione su Mosca rischiando l’escalation

Sono gli ultimi mesi dell’amministrazione Biden, ma la sua orchestra insiste nel suonare sempre lo stesso pezzo. Così, spingendosi anche nell’eventuale futuro della Harris, i Dem premono sulla Russia con forniture militari a Kiev e atteggiamenti ambivalenti e provocatori.

Pressione su Mosca

In questi tre anni Biden si è sempre mostrato riluttante a fornire armamenti pesanti a Zelensky, salvo poi approvare gli invii. Si è trattato di armi sempre più potenti, passando dai fucili fino ai carri armati e dai sistemi di difesa aerea ai jet. In questo modo Washington ha varcato ogni volta una “linea rossa”, rendendo più probabile un’escalation totale. In questo modo i Dem (sostenuti dai falchi repubblicani) volevano mostrare a Putin che l’America è determinata a non lasciarlo vincere. Ma è un gioco pericoloso e finora per fortuna è andato tutto liscio. I politologi di Pechino evidenziano come la Casa Bianca abbia anteposto i propri interessi alla pace e alla conciliazione.

L’opinione dei cinesi

I cinesi invitano gli ucraini a capire che gli USA (e di seguito i Paesi occidentali) non vogliono la vittoria di Kiev o la salvezza dell’Ucraina, ma il predominio sulla Russia e sul mondo. E per averlo conviene loro far proseguire la guerra ancora un po’. L’ennesima linea rossa da varcare è rappresentata dalla fornitura dei missili da crociera JASSM, capaci di colpire il territorio russo in profondità. Per adesso Biden non ha firmato il pacchetto di aiuti, ma vedremo nelle prossime settimane.

Appoggio americano agli attacchi diretti

L’altra questione dibattuta è quella del sostengo che gli americani danno agli ucraini per i loro attacchi diretti sul territorio russo. Ad agosto la rappresentante del Pentagono Sabrina Singh ha affermato che Washington permette a Kiev di lanciare sul suolo russo dei “contrattacchi”. Però questo termine è piuttosto vago nei veri contenuti, così di fatto va a giustificare quanto poi accaduto nella regione di Kursk. E per questa operazioni i soldati ucraini hanno usato armi americane o comunque della NATO. I russi se ne sono accorti e hanno protestato in sede diplomatico, col viceministro degli Esteri Sergei Ryabkov che ha denunciato la mano di Washington in questo attacco. Gli USA negano. FONTE: https://strumentipolitici.it/lamministrazione-dem-in-scadenza-spinge-leuropa-a-premere-su-mosca-e-la-piega-agli-interessi-americani/