Il presente comunicato esamina il regime giuridico della prescrizione applicabile alle fatture insolute relative alle forniture di energia elettrica, gas e servizio idrico, illustrando le recenti modifiche normative e le implicazioni pratiche per i consumatori
Milano, settembre 2024. L’istituto della prescrizione, disciplinato dall’art. 2934 del Codice Civile, sancisce l’estinzione di un diritto qualora il titolare non lo eserciti entro il termine stabilito dalla legge. Tale principio trova applicazione anche nel settore delle utenze domestiche, con particolare riferimento alle fatture non saldate per la fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico.
Evoluzione legislativa e termini prescrizionali
La materia ha subito una significativa evoluzione normativa con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), la quale, in conformità alle direttive dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), ha introdotto un regime prescrizionale più favorevole per l’utente. Nello specifico, il termine di prescrizione per le fatture relative alle suddette utenze è stato ridotto a due anni, in deroga al termine ordinario decennale previsto dall’art. 2946 c.c.
È opportuno precisare che tale disciplina trova applicazione anche per le fatture di conguaglio con scadenza successiva al 1° marzo 2018, precedentemente soggette a un termine quinquennale.
Tutela del consumatore e onere probatorio
In presenza di una richiesta di pagamento relativa a fatture potenzialmente prescritte, il consumatore è tenuto a valutare attentamente la fondatezza della pretesa creditoria. Qualora si ravvisi l’intervenuta prescrizione, è facoltà dell’utente eccepire tale circostanza, sollevando formale contestazione nei confronti del fornitore.
Si sottolinea l’importanza di articolare l’eccezione di prescrizione in modo tempestivo e circostanziato, preferibilmente avvalendosi dell’assistenza di un legale. La comunicazione dovrà essere inoltrata mediante strumenti che garantiscano la prova dell’avvenuta ricezione, quali raccomandata A/R, fax o posta elettronica certificata (PEC), corredandola di ogni elemento utile a suffragare la fondatezza dell’eccezione.
Oneri di custodia e buone prassi
Al fine di tutelare la propria posizione in eventuali contenziosi, si raccomanda agli utenti di conservare scrupolosamente la documentazione relativa alle fatture e ai pagamenti effettuati. Tale accortezza risulta fondamentale per l’esercizio efficace dei propri diritti e per contrastare eventuali pretese infondate.