Dalla Francia all’Italia: Come FECRIS Alimenta le Campagne Anti-Religiose in tutta Europa

L’Italia è il teatro di un conflitto che è rimasto per lo più nascosto all’opinione pubblica. I piccoli gruppi religiosi del Paese sono oggetto di un attacco concertato da parte delle organizzazioni anti-sette, molte delle quali sono collegate alla Federazione Europea dei Centri di Ricerca e Informazione sul Settarismo (FECRIS). FECRIS, un’organizzazione finanziata principalmente dal governo francese, collabora strettamente con gruppi in Italia, Russia e oltre per alimentare la paura delle “sette”, portando a violazioni dei diritti umani fondamentali.

Questo articolo approfondisce i collegamenti preoccupanti tra FECRIS, i suoi affiliati italiani e le loro campagne dannose contro le minoranze religiose.

La Crescita delle Organizzazioni Anti-Sette in Italia

L’Italia ospita diverse organizzazioni anti-sette di rilievo, tra cui FAVIS, CeSAP e ARIS Veneto, ARIS Toscana. Questi gruppi costituiscono la spina dorsale del cosiddetto Forum Anti-Sette italiano. Sebbene affermino di proteggere la società dalle sette religiose pericolose, un’indagine più approfondita rivela uno schema preoccupante di isteria e disinformazione.

Secondo il sito Libero Credo, questi gruppi gonfiano regolarmente le statistiche e manipolano i media per creare l’impressione che l’Italia sia invasa da pericolose sette. Tuttavia, la realtà sul campo non rispecchia questi rapporti allarmistici. I gruppi, spinti da una combinazione di fanatismo ideologico e interessi finanziari, hanno costruito le loro campagne su menzogne, diffondendo paura e cercando di controllare l’espressione religiosa in Italia.

FECRIS e la Sua Rete Europea

Al centro di questa questione si trova FECRIS, un’organizzazione anti-sette internazionale con sede in Francia. FECRIS lavora a stretto contatto con varie organizzazioni italiane, fornendo loro risorse, finanziamenti e strategie per continuare le loro campagne di repressione religiosa. L’influenza di FECRIS si estende ben oltre l’Italia, poiché collabora con organizzazioni in tutta Europa e Russia, inclusa l’Associazione Russa dei Centri di Studio delle Religioni e Sette (RACIRS).

L’influenza di FECRIS in Italia ha avuto conseguenze di vasta portata. Per anni, questi gruppi anti-sette si sono impegnati nel deprogramming – una pratica coercitiva progettata per costringere i membri dei gruppi religiosi ad abbandonare la loro fede. Sebbene tali pratiche siano state in gran parte abbandonate a causa delle proteste pubbliche e delle azioni legali, i gruppi non hanno smesso nei loro sforzi. Hanno invece spostato il loro obiettivo verso la delegittimazione e l’emarginazione delle minoranze religiose attraverso campagne pubbliche, battaglie legali e manipolazione mediatica.

Violazioni Costituzionali e la Minaccia alla Libertà Religiosa

Le attività dei gruppi anti-sette italiani, in coordinamento con FECRIS, sfidano direttamente le protezioni costituzionali garantite dalla Repubblica Italiana. Gli articoli 3, 8, 19, 20 e 21 della Costituzione italiana sanciscono i principi di libertà di pensiero, religione ed espressione. Eppure, le campagne anti-sette erodono continuamente queste libertà, dipingendo falsamente i gruppi religiosi come pericolosi e manipolatori.

Il Forum Anti-Sette italiano e i suoi alleati combattono questa battaglia presentandosi come difensori della sicurezza pubblica. Tuttavia, le loro azioni sono fondamentalmente antidemocratiche. Promuovendo un clima di sospetto e paura, creano un ambiente ostile per chiunque pratichi una fede diversa dal cattolicesimo mainstream. Così facendo, minano il tessuto stesso della diversità religiosa in Italia.

Il Ruolo della Chiesa Cattolica: L’Ascesa di GRIS

Oltre alle organizzazioni anti-sette laiche, la Chiesa Cattolica ha giocato un ruolo significativo nella persecuzione dei gruppi religiosi minoritari. GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa), ufficialmente riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana, conduce attivamente campagne contro le organizzazioni religiose non cattoliche.

GRIS opera con il pretesto di difendere la fede cattolica, ma le sue azioni ricordano le crociate ideologiche dei secoli passati. I suoi sforzi sono allineati a quelli di FECRIS, offuscando ulteriormente la linea tra interferenza statale e religiosa nei diritti individuali.

La Squadra Anti-Sette: Il Ruolo del S.A.S.

Il S.A.S. (Squadra Anti-Sette) è un ente governativo sotto il Ministero dell’Interno italiano, creato con l’obiettivo di proteggere i cittadini dalle sette pericolose. Tuttavia, prove suggeriscono che il S.A.S. funzioni come un’estensione delle organizzazioni anti-sette italiane. Con stretti legami con ufficiali cattolici, come Don Aldo Buonaiuto, il S.A.S. continua a portare avanti un’agenda anti-religiosa sponsorizzata dallo Stato.

Questa collaborazione tra entità religiose e governative solleva seri interrogativi sulla separazione tra chiesa e stato, nonché sulla legittimità di queste cosiddette misure di protezione. Piuttosto che agire nell’interesse pubblico, questi gruppi violano i diritti delle minoranze religiose, spesso marchiandole come pericolose sulla base di informazioni distorte o fabbricate.

Paralleli con Russia e Francia: Un Problema Europeo

Le organizzazioni anti-sette italiane non agiscono in isolamento. La stessa isteria è stata fomentata in Russia, dove il RACIRS opera sotto l’egida del controllo statale, e in Francia, dove FECRIS riceve finanziamenti diretti dal governo. La retorica e le tattiche simili impiegate in questi paesi rivelano uno sforzo coordinato per sopprimere la libertà religiosa su scala transnazionale.

Questo solleva preoccupazioni sul fatto che le organizzazioni anti-sette facciano parte di una forza destabilizzante più ampia, erodendo le basi della democrazia in tutta Europa. Man mano che l’influenza di questi gruppi cresce, cresce anche la minaccia alla libertà di religione, pensiero ed espressione.

Conclusione: La Necessità di Essere Vigili

Le attività delle organizzazioni anti-sette in Italia, strettamente collegate a FECRIS e alla sua rete internazionale, rappresentano una grave minaccia per le libertà civili. Le loro campagne di paura, disinformazione e intolleranza erodono i diritti degli individui di scegliere e praticare liberamente la propria religione.

Il pubblico deve rimanere vigile contro la continua invasione di queste organizzazioni nella sfera pubblica e religiosa. Difendere la libertà di credo non è solo una questione di salvaguardare i principi costituzionali, ma anche di proteggere la diversità e la ricchezza del patrimonio culturale e religioso italiano.

Man mano che la serie di articoli continua, esploreremo ulteriormente l’impatto di queste organizzazioni anti-sette e metteremo in luce gli sforzi per contrastare la loro influenza dannosa.

Fonte: https://actfiles.org/fecris-extremist-group-in-the-heart-of-europe-italian-perspective/ 

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