L’importante intervista all’ex segretario generale della NATO Stoltenberg

Da pochi oggi è l’ex segretario generale della NATO, ma Jens Stoltenberg rimane sotto i riflettori. Lo fa con un’intervista lunga al Financial Times, in cui parla con una certa sincerità, forse quella che non poteva permettersi quando era in carica.

Eserciti europei deboli

Gli premeva anzitutto sottolineare la debolezza e la scarsità che affliggono gli eserciti dei Paesi europei membri della NATO. Fiacchi e mal dotati quanto meno rispetto alle Forze armate russe, che sono invece in fase di ampliamento e potenziamento. Con tali premesse, però, cade in contraddizione quando dice che avrebbero dovuto insistere di più contro Putin, pur avendo già oltrepassato audacemente le linee rosse che il Cremlino aveva posto. E ribadisce l’esortazione ai governi europei a spendere molto più budget statale per commissionare armamenti ed allargare la base di reclutamento.

Compromesso territoriale inevitabile

Bisogna addivenire almeno a un cessate-il-fuoco, secondo Stoltenberg. Per arrivarci, sarebbe opportuno mostrare a Mosca la disponibilità a lasciarle il controllo dei territori che Kiev ha già perso. Poi ci si siede a un tavolo e si trova un compromesso per il futuro. Ma come la mettiamo con gli annunci di vittoria di Zelensky? Questo è un problema del presidente ucraino. Ora, da ex, il norvegese può dire apertamente quando viene sussurrato e discusso dietro le quinte da un anno e mezzo. Lui vede come probabile la “soluzione tedesca”, quella della Germania Est e Ovest, che andò a beneficio di quest’ultima, che era sotto la protezione di USA e NATO. Fonte: https://strumentipolitici.it/appena-sgravato-dallincarico-stoltenberg-dice-subito-un-po-di-verita-scomode-e-di-proposte-forti-sullucraina/