Le città italiane rappresentano il fulcro dell’economia italiana e sono protagoniste della transizione ecologica. Lo ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, intervenendo a Cernobbio alla presentazione del rapporto realizzato da con Teha in collaborazione con il Gruppo e con il contributo scientifico di ASvis. Per sostenere la decarbonizzare il Paese e ridurre del 52% le emissioni di CO2 entro il 2050, saranno fondamentali investimenti mirati che hanno al centro i centri urbani.
Investimenti pubblici e privati per decarbonizzare le città italiane: la visione di Renato Mazzoncini
È un messaggio chiaro quello lanciato da Renato Mazzoncini durante la presentazione dello studio, realizzato da Teha in collaborazione con A2A e ASvis, che evidenzia il potenziale delle città italiane come catalizzatori economici e sociali nel contesto della decarbonizzazione del Paese. L’obiettivo di ridurre del 52% le emissioni di CO2 delle nostre città entro il 2050 è possibile e lo studio “Sostenibilità urbana. Decarbonizzazione, elettrificazione e innovazione: opportunità e soluzioni per città future-fit” stima in circa 270 miliardi di euro complessivi gli investimenti necessari, pubblici e privati. “Dobbiamo mettere a terra queste risorse in modo sistematico, concentrandoci sulle città, che sono il cuore della nostra economia“, ha dichiarato l’Amministratore Delegato alla guida della Life Company. Esse infatti, pur consumando solo il 29% dell’energia nazionale, generano il 60% del PIL del Paese. “Una dimostrazione dell’efficienza intrinseca dei nostri centri urbani, che possono diventare un alleato strategico nella transizione ecologica“, ha aggiunto, sottolineando come tecnologie già disponibili quali mobilità elettrica, fotovoltaico e teleriscaldamento saranno centrali in questo percorso.
Renato Mazzoncini: A2A attore chiave della transizione
Anche A2A, ha sottolineato Renato Mazzoncini, si prepara a giocare un ruolo cruciale come partner industriale, contribuendo a mobilitare risorse economiche e tecnologiche per favorire la decarbonizzazione. L’AD ha ricordato il contributo fondamentale per questo percorso da parte dei cittadini, che negli ultimi anni hanno investito risorse proprie in tecnologie come il fotovoltaico e le pompe di calore. Citando il termovalorizzatore di Brescia come esempio di eccellenza e modello industriale esportabile, Renato Mazzoncini ha spiegato che l’85% del calore utilizzato per scaldare le abitazioni proviene da questo impianto che, grazie a un’efficienza di quasi il 100% e il collegamento con la rete di teleriscaldamento permette la riduzione del consumo di gas della città. “Siamo pronti a fare la nostra parte, ma serve un quadro normativo chiaro per garantire investimenti a lungo termine“, ha concluso, evidenziando la necessità di una visione strategica condivisa per la transizione energetica del Paese.