- L’importo medio richiesto ha un valore complessivo di 146.469 euro.
- Oltre 9 richieste su 10 prevedono piani di rimborso che superano i 10 anni.
- Si stima che nel 2030 i finanziamenti per le case green arriveranno a coprire quasi un terzo dell’erogato.
Nei primi 9 mesi dell’anno soffia un vento positivo sulla domanda di mutui delle famiglie italiane che spinge il numero delle interrogazioni a un +7,2%. Se guardiamo al singolo mese di settembre, la domanda arriva a sfiorare il +19% (Fonte: il Sistema di Informazioni Creditizie EURISC). Nel grafico sottostante si nota come le richieste abbiano intrapreso una lenta risalita da metà 2023 spingendola verso livelli pre-pandemia.
Per analizzare il dato nella sua interezza, osserviamo che nel I semestre dell’anno il fenomeno delle surroghe segna un +17,6%, mentre i nuovi mutui erogati si sono contratti del -10,5%.
Nel III trimestre 2024, l’importo medio richiesto subisce un leggero aumento (+1,6%), con un valore complessivo di 146.469 euro; lo stesso trend registrato nel mese di settembre con un +1,8%.
“Una politica monetaria che torna ad essere espansiva, e con possibili ulteriori tagli dei tassi per fine anno, infonde maggiore fiducia nelle famiglie italiane che ritornano a programmare spese di lungo periodo. Un altro volano per il comparto dei mutui immobiliari sarà quello dell’effetto della Direttiva Case Green (EPBD). Dal nostro osservatorio prevediamo infatti che i finanziamenti green raggiungeranno nel 2030 percentuali che oscillano tra il 24-30% e nel 2050 più di un mutuo su due sarà verde”, spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
Importi, durata e fasce di età della domanda di mutui immobiliari
Per quanto riguarda la distribuzione per fascia di importo, nei primi nove mesi del 2024 le richieste di mutuo per importi compresi tra 100.000 e 150.000 euro restano ancora la soluzione preferita dalle famiglie italiane (30,5% del totale). Se analizziamo la fascia di età, invece, emerge che i richiedenti tra i 25 e i 44 anni sono il 61,3% del totale, mentre il 32,8% è composto dai 45-64 anni.
Infine, quasi 9 richieste su 10 prevedono dei piani di rimborso dai 10 anni in su. Ne consegue che la scelta preferita dalle famiglie rimane quella dei finanziamenti dilazionati nel tempo per non appesantire il bilancio familiare; a maggior ragione in tempi dove l’inflazione spinge verso l’alto il costo della vita.