Si muovono in ribasso le borse di Eurolandia, che seguono la partenza incerta di Wall Street e aspettano diversi dati macro in uscita nei prossimi giorni (e anche le numerose trimestrali). Nessun impatto sui mercati azionari ha avuto la decisione della Cina di abbassare i suoi principali tassi di prestito di riferimento di 25 punti base.
Il racconto della giornata dei mercati azionari
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,71% a 34.955,95 punti, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi. Giornata negativa anche per il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 37.097 punti, in calo dello 0,73%.
Negativi anche gli altri mercati azionari del vecchio continente. Il Dax tedesco scende dell’1%, così come il Cac40 francese. Male anche l’Ibex35 spagnolo (-0,7%) e la Borsa di Londra.
L’apertura dei mercati a Wall Street segna un leggero calo, dopo sei settimane di rialzi consecutivi.
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I numeri di Milano
A Milano il controvalore degli scambi è stato pari a 7,84 miliardi di euro, con un incremento di ben 5.027,1 milioni di euro, pari al 178,69%. I volumi scambiati sono passati da 0,52 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,41 miliardi.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari si mette in mostra Saipem, che registra una plusvalenza dell’1,33%. Bene anche Eni e Azimut. Al contrario, i peggiori del listino sono Banca Monte Paschi Siena, Stellantis e Stmicroelectronics. In generale su tutti i mercati azionari è stata una seduta negativa per le banche, dopo la richiesta della BCE di limitare i dividendi e i buyback.
Seduta avversa anche per il settore del lusso: in ribasso Cucinelli -1,99% e Moncler -1,67%.
Gli altri mercati
Sul mercati valutario, dove tantissimi adottano una strategia forex intraday trading, il cambio euro/dollaro viaggia in ribasso a 1,0825 mentre il dollaro/yen sale oltre quota 150.
Fra le materie prime, il petrolio Brent si riavvicina a 74 dollari al barile mentre l’oro scambia a 2.720 dollari l’oncia dopo aver aggiornato i massimi storici.
Giornata di forti tensioni e vendite sui titoli di Stato europei. Lo spread tra Btp decennale e Bund di pari durata si allarga a 123 punti base (+5%) e il rendimento del titolo tricolore compie un balzo al 3,51%.