Sovranità digitale, ne parlano i BRICS e se ne discute anche nell’Unione Europea

A Kazan una decina di giorni fa il BRICS si è riunito per la prima volta nel formato esteso ai quattro nuovi membri. Hanno anche discusso fra l’altro della gestione dei dati informatici e quindi della sovranità digitale. Si tratta di un argomento strettamente collegato all’altro, la de-dollarizzazione, più stringente sul piano dell’implementazione.

Sovranità digitale

Se i Paesi BRICS vogliono salvaguardare e ampliare il nazionalismo economico, sanno di doversi occupare anche di sovranità digitale. Quest’ultima infatti riguarda una lunga serie di ambiti indispensabili a quanto sopra. Si va dalla pubblica amministrazione ai sistemi di pagamento elettronico, dalla valuta elettronica all’energia. Ed è da considerare un punto strategico anche e soprattutto per il fatto che i software e le piattaforme più importanti appartengono a società americane e hanno base nella giurisdizione degli Stati Uniti.

Aspetti e implicazioni

Dunque per un governo è importante capire dove sono situati, a chi appartengono e a chi rispondono i server, i cloud, le infrastrutture, gli archivi elettronici. Chi ne ha l’accesso o la custodia e chi ne ha la giurisdizione può in ultima analisi controllare e dirigere chi li utilizza. I fruitori saranno sempre sottoposti alla loro volontà indipendentemente dallo Stato in cui risiedono, anzi soprattutto in base ad esso. Le cosiddette compagnie del Big Tech possono influenzare la politica e la società di qualunque Paese. Non è complottismo, ma risulta da procedimenti giudiziari come nel caso di X in Brasile.

Ci pensano pure in Europa

In Europa finalmente qualcosa di muove. Già il Garante europeo della protezione dei dati aveva contestato le leggi americane in merito, come il CLOUD Act ritenuto in conflitto col GDPR. Recentemente all’Europarlamento si è tenuta una conferenza dal titolo “Verso l’Indipendenza Digitale Europea: Costruire l’Euro Stack”. Si è parlato dei modi con cui l’Europa dovrebbe assumere il controllo del proprio futuro digitale, sviluppando infrastrutture critiche e proteggendo i diritti dei cittadini. FONTE: https://strumentipolitici.it/brics-e-sovranita-digitale-apripista-di-una-prospettiva-che-interessa-anche-la-ue/