Mentre ancora si avverte l’eco delle presidenziali USA, il mercato azionario torna a concentrarsi sull’economia e la politica monetaria. Così le Borse viaggiano a velocità diverse a seconda delle prospettive e delle trimestrali.
Intanto la Fed ha comunicato un taglio dei tassi da 25 bp, e lo stesso ha fatto la Bank of England.
Cosa è successo sul mercato azionario
A Piazza Affari, il Ftse Mib è sostanzialmente invariato (+0,1%) a 33.981 punti, e sta completando un triangolo trading rialzista. Al contrario, lieve aumento per il FTSE Italia All-Share, che si porta a 36.136 punti.
Le principali Borse europee chiudono in positivo. L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1%. Sale il mercato azionario tedesco (+1,7%), il Cac40 francese (+0,8%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,6%). Londra perde lo 0,33%, nel giorno in cui la BoE ha tagliato il costo del denaro dello 0,25%.
I numeri di Piazza Affari
Alla Borsa di Milano, il controvalore degli scambi è stato pari a 3,95 miliardi di euro, rispetto ai 4,61 miliardi della vigilia. I volumi scambiati si sono attestati a 0,59 miliardi di azioni, rispetto ai 0,7 miliardi precedenti.
Tra i migliori titoli del giorno, sul mercato azionario milanese spicca Iveco, +10,73% (l’utile adjusted 9 mesi è salito a 106 milioni di euro ma ricavi in calo). Avanza anche Banco BPM, +8,97% dopo i conti trimestrali positivi e un’OPA totalitaria su Anima. Si confermano in denaro Interpump +5,42%, Tenaris +4,85%, Leonardo +4,2(%.
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Prysmian, che ha archiviato la seduta a -3,77%.
Gli altri mercati
Sul Forex, gli investitori vanno all’incasso sul dollaro, dopo i guadagni di ieri. Il biglietto verde perde terreno contro le principali valute. In particolare l’euro si apprezza dello 0,77% per un cambio a 1,081 (e si sta formando un pennant pattern analisi tecnica). Il dollaro/yen si deprezza a 153 mentre fra le criptovalute il Bitcoin viaggia a ridosso dei 75.800 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 130 punti base, con il decennale italiano al 3,72% e il benchmark tedesco al 2,42%.
Fra le materie prime il petrolio Brent si riporta sopra i 75 dollari al barile, mentre l’oro si riavvicina a 2.700 dopo il brusco calo della vigilia.