“Non siamo mai stati moderni” è il titolo della personale di Paolo Luise in programma dal 1 al 30 dicembre a Palermo in via delle Croci 16, nella sede dello spazio espositivo “Experience” che vede alla direzione artistica Leonarda Zappulla, storico e critico d’arte.
Un’occasione imperdibile per approcciare e approfondire l’universo espressivo dell’artista campano, impegnato in una ricerca incessante e nell’esplorazione profonda delle potenzialità espressive che ogni tecnica e stile possono offrire.
“La sua pittura – spiega Leonarda Zappulla, curatrice della mostra – è un laboratorio continuo, dove si incrociano modalità stilistiche differenti, sempre caratterizzate da un’impronta originale e una maestria tecnica evidente”.
“Paolo Luise – sottolinea Leonarda Zappulla – non si è mai fermato alla mera riproduzione della realtà: la sua indole da sperimentatore, infatti, lo ha condotto a confrontarsi anche con la pittura astratta, un campo in cui ha saputo esprimere la sua potenza creativa con opere dal forte impatto intellettuale”.
La sua produzione non si limita a un solo stile, ma abbraccia una pluralità di espressioni, tutte caratterizzate dalla ricerca di una sintesi tra forma e significato. Un approccio poliedrico che rivela la grande capacità tecnica dell’artista, in grado di sfruttare le proprie abilità adattandosi ai vari linguaggi visivi, con una visione sempre originale e un forte senso estetico.
Una delle ricerche più intriganti di Luise si fonda sul connubio tra l’astrattismo e l’arte del Paleolitico: l’ispirazione è tratta dalle pitture rupestri scoperte tra i più celebri siti archeologici di Francia, Italia, Spagna, Argentina e Sudafrica.
Definite “Paleolitico – Astratte”, le opere ripropongono in maniera schietta i simboli e le rappresentazioni delle antiche testimonianze artistiche, riprendendo le scene di caccia, di danze rituali e di momenti di vita quotidiana, ma rivisitate attraverso una lente contemporanea: le figure stilizzate che popolano le sue tele, vengono infatti rielaborate all’interno di un contesto visivo moderno che richiama il linguaggio del dripping e dell’astrattismo.
“Il risultato – conclude Leonarda Zappulla – è quello di un’arte che attraversa i secoli, mantenendo un forte legame con il passato, ma al contempo proiettandosi nel futuro con una sorprendente freschezza e originalità”.
La presentazione ufficiale delle opere esposte nel percorso sensoriale si terrà domenica 1 dicembre alle 17:00 allo spazio “Experience”.
Nel corso del mese di dicembre, sono in programma diversi eventi: il primo si svolgerà domenica 7 alle 17:30, a Palazzo Bonocore in piazza Pretoria 2. La dottoressa Leonarda Zappulla terrà una lectio magistralis e una discussione sulle opere dell’artista, con la partecipazione della giornalista Marianna La Barbera
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MINI BIO
Paolo Luise nasce a Napoli il 23 dicembre 1951. Fin da giovane, la sua passione per l’arte e il disegno si manifesta da autodidatta, anche se il suo percorso formativo lo indirizzerà prima verso il Liceo Classico e successivamente verso la Facoltà di Legge. Tuttavia, la sua inclinazione artistica non lo abbandona mai, e dopo il servizio militare nella Marina Militare Italiana, un’esperienza che segnerà profondamente la sua formazione caratteriale, Paolo Luise prende in mano l’impresa familiare, risanandola con successo e trasformandola in una realtà dinamica. Nonostante le attività imprenditoriali, la sua vocazione artistica resta costante e si esprime in molteplici forme, spaziando dalla pittura alla scultura, dalla scrittura alla fotografia, dal teatro alla scenografia.
È anche fondatore della casa editrice Luise Services & Communications S.R.L., attraverso la quale ha dato vita alla collana Itineraries.