Roma, 10 dicembre 2024 – La Fiera della Piccola e Media Editoria “Più Libri Più Liberi” ha ospitato un coinvolgente evento dedicato al ruolo dell’audio nella narrazione culturale, con il lancio del libro “Sono Raffaello, il divin pittore”, scritto dalla storica dell’arte Giulia Silvia Ghia e già protagonista di un podcast pubblicato su Loquis, la prima piattaforma di podcast geolocalizzati al mondo.
L’incontro, che è andato in scena sabato 7 dicembre, ha visto la partecipazione di Bruno Pellegrini, fondatore di Loquis e pioniere del digitale in Italia fin dagli anni ’90, insieme al noto divulgatore digitale e content creator Gian Marco D’Eusebi, all’autrice Giulia Silvia Ghia, alla co-autrice Alessia Muroni Ramus e a Maria Giulia Pavin, del Coordinamento Comunicazione Azienda speciale Palaexpo.
Al centro della discussione anche l’importanza di rendere accessibili le storie del patrimonio culturale italiano per arricchire l’esperienza dei turisti.
Bruno Pellegrini ha posto l’accento sulla forza distintiva dell’audio rispetto ad altre forme di racconto, spiegando come sia in grado di aggiungere una linea narrativa alla realtà senza distogliere lo sguardo da essa: “Con l’audio, l’esperienza non viene interrotta: i visitatori possono immergersi nelle storie che li circondano mentre continuano a osservare un’opera d’arte, un paesaggio o un edificio. L’audio arricchisce la realtà, invece di sovrapporsi ad essa”.
Questa prospettiva è particolarmente rilevante nei musei, dove i visitatori trascorrono spesso metà del loro tempo a leggere testi a fianco delle opere, perdendo l’opportunità di osservare pienamente ciò che hanno davanti. Bruno Pellegrini ha sottolineato che lo stesso accade nei luoghi turistici, dove le persone cercano informazioni su mappe o guide mentre attraversano spazi ricchi di storie non raccontate.
Raccontando la genesi di Loquis, Bruno Pellegrini ha poi evidenziato come la piattaforma sia nata proprio per rispondere a questa necessità: “I luoghi sono nulla senza le loro storie. È una responsabilità precisa delle istituzioni, dei musei e degli enti turistici rendere queste storie accessibili. Spendere milioni per attrarre turisti è inutile se poi non si è in grado di offrire un’esperienza all’altezza delle aspettative e delle tecnologie disponibili oggi”. Con oltre 2 milioni di ascoltatori, in gran parte viaggiatori curiosi, Loquis rappresenta un ponte tra il patrimonio culturale e il pubblico, rendendo ogni luogo narrabile e vivo.
Durante il dibattito, Gian Marco D’Eusebi ha sostenuto con entusiasmo il valore dell’audio come forma narrativa, riconoscendone l’efficacia nell’arricchire l’esperienza visiva e sensoriale senza invadere lo spazio dell’osservazione.
Giulia Silvia Ghia, autrice del libro su Raffaello, ha sottolineato come il podcast realizzato con Loquis abbia permesso di raccontare l’artista rinascimentale in modo accessibile e coinvolgente, offrendo un esempio concreto di narrazione culturale innovativa: “La comunicazione è l’arte di trasformare concetti, anche i più complessi, in messaggi chiari e accessibili. Essa richiede empatia, creatività e capacità di adattarsi al pubblico, trovando il linguaggio più adatto per costruire un ponte tra chi parla e chi ascolta. Comunicare efficacemente non significa semplificare eccessivamente, ma rendere comprensibili idee articolate, valorizzandone la profondità. È un equilibrio tra contenuto e forma, dove le parole, i gesti e i toni si intrecciano per dare vita a un dialogo che non solo informa, ma coinvolge, ispira ed educa.
Questo dialogo deve crearsi assolutamente nella comunicazione dell’arte e della storia dell’arte.
Per farlo efficacemente è necessario l’uso di strumenti multimediali, narrazioni coinvolgenti e riferimenti alla cultura attuale per creare connessioni emozionali con il pubblico. Le opere d’arte, le vite degli artisti non vanno solo descritte, ma interpretate, contestualizzate mostrando la loro rilevanza nel nostro tempo. Social media, realtà aumentata, podcast e video interattivi possono trasformare la narrazione di un qualcosa ormai molto lontano da noi nel tempo in un’esperienza immersiva, capace di avvicinare anche i più giovani a un patrimonio che continua a parlare di noi e del nostro presente”.
Bruno Pellegrini ha infine rivolto un invito alle istituzioni: “Grazie a Loquis, ogni luogo può raccontare la propria storia, ma è una responsabilità delle istituzioni utilizzare questo potenziale. L’audio è uno strumento potente, capace di trasformare un’esperienza turistica in un viaggio narrativo unico. Il futuro del turismo e della cultura in Italia passa dalla capacità di integrare queste tecnologie per rendere il nostro patrimonio realmente accessibile”.