Private Banking, con il Piano triennale Banca Generali si prepara ad una nuova espansione

Le previsioni dell’Istituto di private banking prevedono utili in crescita fino al 15%, raccolta a 18-22 miliardi e dividendi cumulati per 7,5-8,5 euro per azione. Un’espansione, ha dichiarato l’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa, possibile grazie ad una strategia incentrata su servizi, innovazione e sostenibilità.

Private Banking: i dettagli del nuovo Piano targato Banca Generali

Banca Generali spinge sull’acceleratore e si prepara ad una nuova fase di crescita. Con il nuovo Piano industriale recentemente approvato dal CdA, l’Istituto di private banking guidato da Gian Maria Mossa punta ad arrivare al 2024 in grande forma. Secondo le stime del Gruppo, nel prossimo triennio la raccolta aumenterà di anno in anno fino a raggiungere quota 18-22 miliardi. E così le masse gestite e amministrate, che rispetto agli 85,7 miliardi dello scorso anno passeranno ad un livello compreso tra i 105 e i 110 miliardi. La crescita annua dell’utile netto si aggirerà intorno al 10-15%. Numeri che consentiranno una distribuzione di 7,5-8,5 euro per azione di dividendi cumulati nel periodo 2022-2025, di cui 2,55 già annunciati. Target sicuramente ambiziosi ma che potranno essere raggiunti grazie alla nuova strategia sviluppata dall’istituto di private banking. “Ci prepariamo ad una nuova fase di forte crescita per la nostra banca – ha spiegato Mossa durante la presentazione del Piano – valorizzando i nostri punti di forza: qualità dei professionisti, cultura orientata all’innovazione e impegno nella sostenibilità”.

Private Banking, Gian Maria Mossa (Banca Generali): “Il Piano mette al centro le nostre persone”

Nello specifico, sono tre i pilastri su cui Banca Generali ha deciso di costruire la sua strategia per il triennio 2022-2024. In primis aumentare il target di mercato potenziale fornendo maggiore supporto alla rete dei consulenti, che grazie all’evoluzione dell’offerta e dei servizi potranno dedicarsi in maniera ancora più efficace ai clienti. L’Istituto di private banking punta poi a costruire un modello di banca sempre più “data driven” che, grazie all’espansione delle piattaforme digitali, consentirà una maggiore personalizzazione delle soluzioni e dei prodotti offerti. Il terzo pillar riguarda l’ambito della sostenibilità: oltre a fissare nuovi target, l’obiettivo è rafforzare il proprio ruolo come punto di riferimento delle tematiche e degli investimenti sostenibili ESG. “È un piano che mette al centro le nostre persone, cuore della nostra azienda ed elemento differenziante nel mercato – ha commentato Gian Maria Mossa – La storia di straordinario successo di Banca Generali è stata scritta da tutte le sue persone, le stesse che con rinnovati entusiasmo, passione e motivazione, parteciperanno a queste nuove sfide orientate ad una crescita sostenibile”.