L’elettrico è il vettore della transizione energetica, ha dichiarato a “Il Sole 24 Ore” l’AD e DG di Terna Stefano Donnarumma, e il Gruppo intende accompagnare il Paese nel processo.
Stefano Donnarumma: sul nostro tavolo più di 150 GW di richieste di connessione per nuovi impianti
Sulla sostenibilità Terna non si fa cogliere impreparata. Nell’ultimo decennio il Gruppo ha messo in atto una strategia che ha consentito una forte accelerazione dell’infrastruttura elettrica del Paese. Ora l’obiettivo principale è guidare il Paese verso la transizione puntando sulle rinnovabili. Lo ha spiegato Stefano Donnarumma in una recente intervista a cura de “Il Sole 24 Ore”. Al momento sul tavolo di Terna oltre 150 GW di richieste di connessione per nuovi impianti: “L’Italia – ha dichiarato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo – ha sia le progettualità sia gli investitori pronti per realizzarle”. Uno degli ostacoli principali allo sviluppo delle fonti alternative rimane la lentezza del processo autorizzativo, ma secondo l’AD e DG il Governo si sta muovendo verso la direzione giusta: “I primi segnali in tal senso già si vedono. Quanto a Terna – ha aggiunto Stefano Donnarumma – stiamo studiando potenziali acquisizioni nel settore della componentistica di impianti rinnovabili per favorire la produzione italiana”. In questo modo, pur non possedendo né gestendo direttamente impianti, il Gruppo potrà contribuire “in un’ottica di responsabilità istituzionale”.
Stefano Donnarumma: senza storage energetico impossibile garantire equilibrio del sistema
Con oltre 75mila chilometri di infrastruttura elettrica gestita, Terna avrà un ruolo fondamentale nel cambio di paradigma energetico: “L’elettrico è il vettore del futuro, della transizione energetica e deve accompagnarla – ha ricordato Stefano Donnarumma – Lo sappiamo da anni e quindi ora siamo perfettamente in linea con le nuove esigenze”. L’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025, approvato lo scorso 24 marzo, va appunto in quella direzione. Con la crisi energetica in corso si profila tuttavia una nuova necessità. Per l’AD e DG bisognerà infatti incrementare gli stoccaggi di energia elettrica, ma al momento Terna non può intervenire in tal senso se non in condizioni di fallimento di mercato: “Abbiamo chiesto alle istituzioni, con spirito di servizio, di essere coinvolti direttamente, anche con una piccola percentuale. Riteniamo che, senza storage energetico, sia impossibile garantire l’equilibrio di un sistema che abbia prevalenza di rinnovabili”. Per un futuro equilibrio sarà fondamentale anche sviluppare ulteriori interconnessioni con l’estero, sottolinea Stefano Donnarumma. Al momento il Paese ne possiede 26, con ulteriori quattro (Francia, Austria, Grecia e Tunisia) che si aggiungeranno nel breve periodo. Per quanto riguarda le attività estere, Terna prevede infine diverse partnership negli Stati Uniti, dove “punta a costruire delle alleanze con importanti sviluppatori americani e con uno o più partner finanziari e industriali per portare avanti dei progetti che riguardino connessioni, anche offshore o interconnessioni tra gli Stati”.