L’euforia che si respirava ieri sui mercati europei è durata un soffio di vento. Il nervosismo dei mercati Usa deprime l’umore anche degli investitori europei, spingendo al ribasso tutti gli Eurolistini.
Pesano anche le parole di Christine Lagarde: il capo della BCE fa intendere che la stretta arriverà anche in Europa a luglio. Di riflesso scendono le azioni, salgono le obbligazioni.
Ma pesa anche la mossa della Finlandia, che accelera sul percorso di adesione alla Nato facendo infuriare Mosca. Così scatta la ritorsione: i russi chiudono parzialmente i rubinetti del gas verso l’Europa.
Il bilancio degli investitori
I listini europei vanno tutti in discesa. A Milano il FTSE Mib archivia la seduta sotto la parità, a -0,67% a quota 23.566 punti. Al contrario, gli investitori fanno crescere il FTSE Italia All-Share, che archivia la giornata a 25.868 punti. Leggermente negativi il FTSE Italia Mid Cap (-0,47%) e il FTSE Italia Star (-0,55%).
Le altre Borse Europee chiudono in rosso. Francoforte segna -0,96, Madrid -1,32%, Parigi -1,01% e Amsterdam -1,11%. La peggiore è Londra, -1,63%.
Nota: prima di negoziare sul mercato azionario, occorre chiedersi quale broker per fare trading dobbiamo utilizzare.
L’andamento dei singoli titoli
Gli investitori premiano STMicroelectronics, che segna +3,98% nel giorno del Capital Markets parigino della società.
Giornata buona anche per Poste Italiane +3,14% dopo il risultato del primo trimestre che evidenzia un utile operativo del 12%.
La prospettiva di una stretta della BCE spinge le banche: Unicredit +2,92%, BPER, +2,44% e Intesa +1,14%.
Il titolo peggiore del giorno è Hera, che ha chiuso a -7,25%. Male anche i titoli del comparto salute: Diasorin, Amplifon e Recordati.
Gli altri mercati
Le paure per una possibile recessione pesano sui prezzi del petrolio con il Brent che cede l’1,3% a 106,1 dollari e il Wti l’1,3% a 104,35 dollari.
Va avanti la corsa del dollaro, con l’euro passa di mano a 1,043, sui livelli di inizio 2017, disegnando un hammer analisi tecnica.
Proseguono le vendite anche sull’obbligazionario, mentre crollano le cryptovalute sulla scia del tracollo di TerraUSD (il cui valore si è praticamente azzerato). Il Bitcoin cala fino a 25.800 dollari.