Gli eventi atmosferici sempre piu’ severi e l’aumento del riscaldamento terrestre hanno determinato un cambiamento radicale per la produzione dell’energia che deve essere distribuita negli impianti elettrici a Milano ed in tutte le principali province della Lombardia, come ad esempio Monza e Brianza ed in tutte le altre regioni della nostra penisola, così anche nell’intero continente europeo e questo, senza ombra di dubbio ha determinato un focus sempre maggiormente urgente sulle tecnologie alternative utili alla produzione.
Infatti attualmente vi é una decisa accelerazione nell’utilizzo di nuove tecnologie per la raccolta di energia ad esempio tramite sistemi auto alimentati, così anche tutte le opzioni utili nel riuscire a passare ad un’epoca post-carbonio che si concentrerà nell’utilizzo di materiali evoluti come lo sono i nanomateriali a base di carbonio, che verranno utilizzati soprattutto per i dispositivi a bassa potenza .
Invece il notevole sviluppo dell’energia termica si baserà sull’utilizzo delle rinnovabili o sullo sviluppo di caldaie ad elevata efficienza elettrica che erogheranno basse emissioni.
L’efficienza energetica elettrica del 50% ed anche di più, è considerata di massimi esperti di settore sempre più raggiungibile nel futuro, ad iniziare proprio dai prossimi decenni.
Questo sviluppo sarà comunque legato all’evoluzione tecnica, e tecnologica legata ai materiali da impiegare, che potrebbe rilevarsi un procedimento lento nella sua evoluzione per le progressioni che dovranno tenere le caldaie di grandi dimensioni.
Inoltre per conseguire gli obiettivi di riduzione degli effetti serra per il 2050, comunque da utilizzare subito nel prossimo decennio, vi sarà anche l’ausilio di soluzioni che potrebbero adottare sistemi con super conduttori, batterie di elevate dimensioni che includano una piu’ efficiente tecnologia di energia da fusione.
Le energie rinnovabili sebbene possono essere una delle applicazioni migliori da usare per la fornitura di energia presso gli impianti elettrici, hanno necessità di trovare delle soluzioni economiche per la loro produzione, unitamente ad un progetto solido e concreto per migliorarne l’accumulo.
Impianti Elettrici con Energie rinnovabili in aumento: 37% dell’elettricità dell’Unione Europea
Piu’ del 70% dell’energia diffusa dagli impianti elettrici negli Stati che fanno parte dell’Unione Europea, durante l’anno 2020, é derivata da fonti rinnovabili, infatti in Austria si parla del 78%, invece in Svezia il 75% , mentre in Danimarca si arriva ad un 65%, per continuare con Portogallo 58% ed infine Lettonia e Croazia entrambi al 53% per riportare chi superare di oltre metà della produzione totale sostituendo le fonti tradizionali con le alternative.
Invece come fanalino di coda per l’uso di impianti elettrici che funzionano ad energia derivata da fonti rinnovabili, si piazzano Malta con meno del 15% , Lussemburgo al 14% Cipro ed Ungheria 12%.
Vi é certamente da evidenziare come i Paesi EFTA come Islanda e Norvegia, abbiano superato il 100% di produzione energia elettrica da fonti rinnovabili, perché ne hanno prodotta in quantità maggiore, rispetto al consumo totale.
L’Unione Europea supera l’obiettivo delle energie rinnovabili per il 2020 utilizzate negli Impianti Elettrici
Il consumo globale lordo di energia elettrica che deriva da fonti rinnovabili nell’intera Unione Europea, ha raggiunto quota 22% nell’anno 2020 e questo significa aver superato di due punti percentuale, l’obiettivo che si era fissato per questo anno, propriamente come era stato previsto dalla direttiva 2009/28/CE.
Obiettivo superato, quindi si può definire che la marcia verso il cambiamento, sta svolgendo nella giusta direzione, soprattutto nell’ottica del 2050 per la generazione di energia elettrica alimentata da fonti rinnovabili.
Le fonti di queste notizie giungono da pubblicazioni effettuate nell’articolo Statistics Explaned su Eurostat in merito all’andamento delle sviluppo dell’energia grazie alle fonti rinnovabili.
Nella direttiva vengono anche riportati gli obiettivi delle nazioni per il 2020, che sono stati fissati tenendo conto della reale situazione di partenza per ciascun paese e del potenziale totale di rinnovabili per gli impianti elettrici per ognuno.
In definitiva si evince come 26 Stati membri hanno conseguito o superato l’obiettivo per l’anno 2020, nella fattispecie si riportano di seguito le nazioni che hanno sorpassato in modo significativo i propri obiettivi, quali Svezia, Croazia + 11%, Bulgaria +7%, mentre al contrario un paese come la Francia, ha mancato l’obiettivo del 3,9%.
La Svezia con il 60% di consumo finale lordo di energia proveniente da fonti rinnovabili, aveva di gran lunga la quota più alta tra gli Stati membri dell’Unione Europea nell’anno 2020, precedendo Finlandia al 44% e Lettonia al 42%.
Mentre contrariamente ai paesi appena citati si contrappongono , Malta con solamente 11%, seguita da Lussemburgo al 12%) e Belgio 13%.