Italgas punta a diventare gestore hi-tech e mette sul piatto 8,6 miliardi di investimenti. Risorse che, spiega Paolo Gallo al "Corriere della Sera", verranno destinate non solo alla digitalizzazione ma anche alla gestione idrica e all’efficienza energetica.
Crisi energetica, Paolo Gallo: "Gas a sufficienza per il prossimo inverno, ma risorse non sono infinite"
Con il nuovo Piano industriale 2022-2028 Italgas dà ulteriore impulso al processo di digitalizzazione del network e si prepara a rivestire un ruolo centrale nel processo di transizione energetica del Paese. Un passaggio fondamentale che, considerata la crisi energetica in atto e le possibili ripercussioni del conflitto ucraino, va portato a termine nel minor tempo possibile. Ne ha parlato Paolo Gallo in una recente intervista pubblicata sul "Corriere della Sera". Una situazione "non facile", ha commentato l’AD del Gruppo, ma che Governo ed ENI stanno affrontando con ottimi risultati: grazie ai flussi alternativi provenienti da Nord Africa, Nord Europa e Azerbaijan, oggi l’Italia ha raggiunto il 60% circa di riempimento della capacità di stoccaggio: "In definitiva posso prevedere che il prossimo inverno dovremmo avere gas a sufficienza". Il Price cap al prezzo del gas proposto dal Governo italiano, aggiunge, è un’iniziativa "giusta e doverosa". Ma le risorse, avverte Paolo Gallo, non sono infinite e l’Italia non può permettersi di sprecarle. Ecco perché nella nuova strategia di Italgas fanno capolino, oltre ai nuovi gas rinnovabili, anche efficienza energetica e gestione idrica.
Paolo Gallo: "Disponibili all’acquisizione di reti idriche. A Torino un nuovo centro sull’innovazione"
Attualmente la rete del gas ha dispersioni intorno allo 0,1%. Il discorso appare ben diverso per la corrente elettrica e soprattutto per l’acqua, commenta Paolo Gallo, con la prima che presenta perdite del 10% e la seconda con picchi del 40%. Trasferire il know-how acquisito da Italgas alle reti idriche permetterebbe di ridurle in tempi brevi: "Un problema che questa estate è particolarmente sentito per via della siccità. Perciò siamo disponibili a valutare l’acquisizione di reti idriche o anche partnership industriali". La chiave di tutto è nella tecnologia, secondo l’AD la sfida principale della transizione. Italgas conta di portare a termine la digitalizzazione del network già entro il 2023, destinando al processo 2,7 miliardi degli 8,6 previsti dal Piano. Oltre alla manutenzione predittiva e agli interventi in remoto, una rete interamente digitalizzata consentirà ad Italgas di "accogliere tecnologie reverse flow per poter ospitare i nuovi gas, biometano e idrogeno". Anche l’efficienza energetica rientra tra le priorità della nuova strategia: "Attraverso le nostre Esco, Seaside e la torinese Fratelli Ceresa, vogliamo creare un grande polo nazionale che si occupi di efficienza energetica a tutto tondo. E lo faremo attraverso acquisizioni e aggregazioni. Abbiamo previsto 400 milioni di euro di investimenti, il doppio rispetto allo scorso piano". A conferma dell’importanza rivestita dall’innovazione, entro il 2024 il Gruppo guidato da Paolo Gallo intende inaugurare a Torino un centro di ricerca e formazione su competenze digitali, biometano e idrogeno verde: "Attraverso un know-how con pochi eguali al mondo, permetterà alle nostre reti e ai nostri impianti di continuare a giocare un ruolo strategico nella transizione energetica".