Targhe originali per auto d’epoca, valori e consigli

Le targhe non rappresentano soltanto un elemento decorativo, ma costituiscono delle vere e proprie opere artistiche, utili a creare una cornice degna per l’auto in questione. Le targhe originali per auto d’epoca riescono a rendere unica la tua auto, fornendole uno stile inconfondibile che le consentirà di distinguersi dalle altre vetture. Per gli amanti delle auto storiche, la targa è un oggetto fondamentale, che ha bisogno di vedere garantita la sua originalità, in modo da rendere giustizia all’epoca a cui si riferisce: alcune hanno una disposizione su un’unica riga, con provincia e numeri, e altre sono disposte invece su due righe, con provincia sopra e numero seriale sotto.

Come segno distintivo c’è anche il colore dello sfondo, che ad esempio può essere nero con scritte bianche, oppure bianco a scritte nere (quest’ultimo riguardante il periodo successivo al 1985); i materiali sono un altro aspetto da considerare: fino al 1962 si usava il ferro, l’alluminio, o l’alluminio plastificato, sia per la targa anteriore che per quella posteriore, nei periodi successivi invece la plastica e nuovamente l’alluminio, e ognuno di questi materiali conferisce alla tua auto d’epoca il giusto aspetto vintage che serve a ripristinare quelle sensazioni del passato, dell’antico, perfettamente in linea con il resto della vettura.

La targa originale è un po’ come un reperto storico, avente un suo specifico significato intrinseco, perché porta con sé i valori di un determinato tempo e di un particolare periodo motoristico del nostro paese, che è importante trasmettere alle generazioni avvenire.

Ritorno delle targhe originali: ufficialità a breve?

Una bella notizia potrebbe essere in arrivo per tutti gli appassionati e collezionisti di auto d’epoca: in base a una modifica del Codice della Strada, applicata all’interno della Legge di Bilancio del 2021, doveva già essere possibile richiedere le targhe originali per le auto d’epoca, con grafica perfettamente conforme a quelle autentiche. Per ufficializzare il processo di recupero di queste targhe, manca ancora il decreto attuativo, che secondo le tempistiche previste doveva essere stato già emanato, anche se attualmente ancora non si conoscono le modalità di rilascio di questi oggetti storici, e neanche prezzi e parametri.

Dovrebbe però mancare poco alla definizione del decreto, attualmente previsto più o meno per l’estate o periodo immediatamente successivo, e sembra che il ritardo sia dovuto a due motivi: uno riguarda la questione dei materiali con cui dovrebbero essere realizzate le targhe originali, secondo l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato poteva essere utilizzato l’alluminio, ad un costo di 300 euro per le auto, ma gli Uffici del Ministero hanno precisato che sarebbe meglio utilizzare materiali più conformi al periodo storico, e così si era andati verso quella direzione; l’altro intoppo è nato proprio qui, quando l’Istituto Poligrafico si è accorto di non avere prototipi di targhe precedenti all’anno 1971, quindi la Direzione Generale per la motorizzazione si sta industriando per cercare documenti storici e foto in grado di fornire tutto ciò di cui l’istituto Poligrafico ha bisogno. Alla fine di questa ricerca, e in seguito alla regolazione di alcune normative economiche, ci sarà l’annuncio definitivo.