Brusciano-Bologna 2 Agosto 1980-2022 La Verità si ricompone nel 42° Anniversario della Strage.
(Scritto da Antonio Castaldo)
A Bologna il 2 agosto 2022, nella “Giornata in memoria di tutte le stragi” verrà celebrato il “42° Anniversario della Strage alla Stazione di Bologna”. Nel manifesto di quest’anno dell’“Associazione Vittime tra i Familiari delle Vittime della Strage della Stazione di Bologna 2 Agosto 1980” presieduta da Paolo Bolognesi, ha prodotto e diffuso il manifesto recante l’immagine della lapide con i inomi di tutte le vittime accompagnata da questa frase: “La sentenza di primo grado del processo ai mandanti conferma la Strage è stata organizzata dai vertici della loggia massonica P2 protetta dai vertici dei Servizi Segreti Italiani eseguita dai terroristi fascisti”.
Nel dolente elenco delle vittime leggiamo anche i nomi di due cittadini di Brusciano della provincia di Napoli: Salvatore Lauro, di 57 anni, nato ad Acerra l’11 agosto del 1923 e Velia Carli, di 50 anni, nata a Tivoli il 2 settembre del 1930. A Brusciano dalle ore 10,25 del 2 agosto 1980 restarono loro orfani Giovanna, Maria Grazia, Patrizia, Rosanna, Aurora, Gennaro e Francesca. Il 2 agosto 2020, nel 40° Anniversario della Strage, per la prima volta il Comune di Brusciano ha partecipato con il Gonfalone cittadino alla Commemorazione a Bologna, con il Sindaco, Avv. Giuseppe Montanile, e l’architetto Luigi Romano dell’ufficio di staff comunale. Insieme a loro a Bologna, vi era, dopo la sua partecipazione alla prima Commemorazione dell’anno 1981, il sociologo e giornalista Antonio Castaldo, il quale per IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, produceva il reportage videografico montato da Giuseppe Pio Di Falco e pubblicato all’indirizzo web https://youtu.be/kudeZxr9MPs.
Per il 42° Anniversario, questo è il programma di martedì 2 agosto 2022 a Bologna: Giornata in memoria delle vittime di tutte le stragi, il sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore incontrerà alle 8.30, nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio, i familiari delle vittime, insieme alle massime autorità. Interverranno il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Alle 9.15 da Piazza del Nettuno la partenza del corteo, lungo il percorso fino alla Stazione centrale, segnato dai “Sampietrini della memoria” con i nomi e l’età delle 85 vittime della strage. All’incontro con i familiari e al corteo prenderanno parte – oltre al Presidente Bonaccini – la vicepresidente Schlein, gli assessori regionali Irene Priolo, Vincenzo Colla e Alessio Mammi. E la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti. Alle 10.25, in Piazza Medaglie d’Oro, dopo l’intervento di Paolo Bolognesi, il triplice fischio del treno e il minuto di silenzio in memoria delle vittime. Conclude il sindaco Lepore. Successivamente la deposizione di corone nella sala d’attesa della Stazione centrale. Quindi, al primo binario della Stazione Centrale, il ricordo del ferroviere Silver Sirotti, deceduto nella strage dell’Italicus. Alle ore 11.15 dal Piazzale Est della Stazione Centrale la partenza del treno straordinario per San Benedetto Val di Sambro, con l’assessora regionale Priolo. Verranno deposte le corone alle lapidi in memoria delle vittime degli attentati ai treni Italicus e 904 Napoli-Milano. Interverranno il sindaco di San Benedetto Val di Sambro, Alessandro Santoni, Loretta Pappagallo, in rappresentanza dell’Associazione familiari strage Treno 904 Napoli-Milano, e un rappresentante della Città Metropolitana di Bologna.
A Bologna, alle 11.15 sarà il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, a celebrare la messa in suffragio delle vittime nella Chiesa di San Benedetto a Bologna, via dell’Indipendenza 64. L’assessore regionale Raffaele Donini, alle 11.30 parteciperà nella sede di Cotabo, in via Stalingrado 61, alla deposizione delle corone al monumento in ricordo dei tassisti deceduti il 2 agosto 1980. Mentre la vicepresidente Schlein interverrà alla commemorazione al murale sulla memoria della strage del 2 agosto (sottopasso Alta velocità di via del Triumvirato, ore 11.45). Alle 21.15, l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, sarà in Piazza Maggiore in occasione del concorso internazionale di composizione “2 agosto”, giunto alla 28° edizione e dedicato a partiture per orchestra, senza strumenti solisti, con l’Orchestra del Teatro comunale di Bologna. Al termine la proiezione del documentario “Un minuto di silenzio”: la strage della stazione di Bologna nel racconto di Paolo Bolognesi.
Il Presidente della Regione Bonaccini ha così anticipato il suo pensiero: «Questa città e questa regione non dimenticano. E martedì saremo in piazza per onorare la memoria delle 85 vittime e ricordare gli oltre 200 feriti di una strage tra le più efferate della storia repubblicana. Stringendoci ai familiari nella condivisione di un dolore che il passare degli anni non attenua. Un ricordo che vuole anche essere testimonianza di un impegno a difesa di quei valori di democrazia, giustizia e legalità che proprio quella strage puntava a sovvertire. Oggi più che mai, dopo una sentenza che pochi mesi fa ha fatto luce sul contesto eversivo in cui è maturata e sui mandanti, mettendo nero su bianco ruoli, responsabilità, depistaggi, connivenze».
«Verità e giustizia. Se è stato fatto un ulteriore, importante passo in questa direzione lo dobbiamo all’impegno rigoroso di magistrati e uomini dello Stato, insieme alla tenacia e alla fermezza dell’Associazione dei familiari delle vittime che in questi anni non sono mai venute meno. A partire dal lavoro prezioso sugli atti e i documenti processuali, alla cui digitalizzazione abbiamo contribuito come Regione proprio collaborando con l’Associazione dei familiari e il presidente Paolo Bolognesi: a loro va il nostro grazie e la nostra riconoscenza. Nostra, di tutta la comunità regionale e del Paese. Quarantadue anni fa Bologna e l’Italia furono colpite al cuore, ma le istituzioni e i cittadini hanno saputo rispondere con fermezza, solidarietà e unità. Nel nome di quei valori fondamentali che sono alla base del nostri vivere civile e che tutti insieme vogliamo riaffermare e trasmettere come eredità alle nuove generazioni».
IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali-Brusciano NA