La protezione della vite e un supporto per la crescita della pianta con gli shelter per viticoltura

Chi lavora con le piante lo sa, sono esseri delicati e preziosissimi che vanno tutelati forse anche più degli animali stessi. Una pianta non può gridare aiuto, non può esprimere un disagio, tocca a chi la cura capirlo e intervenire per tempo. Una pianta come la vite, ad esempio, tanto fondamentale per la nostra alimentazione quotidiana necessita di cure ben precise, specie quando è in piena fase produttiva. Tra i tanti mezzi che si usano, ci sono gli shelter viticoltura, strumenti che non tutti conoscono anche se sicuramente li hanno visti più volte, nelle distese di campi e vigneti.

Gli shelter per le viti

“Shelter” in inglese significa “rifugio”, protezione quindi. Questi strumenti si usano nelle grandi produzioni agricole per tutelare la pianta quando è ancora giovane e non abituata a combattere da sola contro gli elementi climatici. Si tratta di veri e propri “cappotti” che si avvolgono intorno alla piantina – di vite in questo caso – per proteggerla da attacchi esterni, ma anche da cambiamenti “interni”.

Uno shelter deve conservare l’umidità salutare per la pianta, evitare eccessivi sbalzi tra temperatura del tronco e temperatura esterna, proteggere contro vento forte, attacchi di animali o di insetti. Per questo di norma sono costituiti da materiali rigidi quanto basta per far da scudo, ma anche flessibili per lasciare respiro alla pianta. Si trovano tanti shelter di plastica, ma ultimamente molti di più in alluminio. Nell’ottica di politiche sempre più “eco friendly”, oggi si usano anche shelter eco compatibili, la scelta sicuramente migliore.

Shelter amici dell’ambiente

Con i nuovi materiali biodegradabili si possono ottenere elementi anche molto resistenti e però allo stesso tempo in grado di decomporsi in un ambiente senza mai inquinare. La realizzazione di shelter viticoltura costituiti da questi materiali ecologici consente un aiuto in più, alle viti. Infatti vengono protette, tutelate e sorrette da uno strumento che non inquina nemmeno quell’un per cento, nei dintorni della pianta. Una volta svolto il suo compito, lo shelter ecologico si può mescolare alla stessa terra dentro la quale è stato piantato e diventare esso stesso nutrimento per la pianta.

Shelter viticoltura, protezione ma anche sostegno

Il vantaggio di usare degli shelter nei primi mesi di vita delle viti è molteplice. Oltre alla protezione esterna, e a quella interna, infatti lo shelter serve da “linea guida” per far crescere la pianta nella giusta direzione. Lo strumento cresce insieme alla vite: all’inizio è più piccolo – in attesa che la piantina superi indenne le sue prime prove, quindi si può inserire uno shelter più alto che serve appunto da sostegno al posto del “vecchio palo di legno”.

Una volta irrobustita la vite continuerà la sua crescita verso l’alto da sola e, fortificata dalla protezione ricevuta, sarà in grado di affrontare sbalzi climatici e attacchi esterni in modo completo ed efficace. Solo allora il viticoltore potrà eliminare del tutto lo shelter, per proseguire la cura delle proprie piante e della propria produzione vinicola tradizionale.