Robbia – Rabarbaro – Rosmarino – Curcuma – Camomilla Capolini – Cassia Obovata – 
Crespino Corteccia – Cartamo – Noce Mallo – Alkanna – Foglie Noce – Lawsonia Inermis – Thè nero Ceylon – Sandalo – Indigofera – Ziziphus – Katam – ecc.
Sono veramente molteplici le polveri coloranti estratte dalle piante che permettono di colorare i capelli, alcune con riflessature decise che garantiscono la copertura dei capelli bianchi, altre con riflessi morbidi o addirittura neutri che consentono di trovare svariate tonalità di colore o di avere un’azione benefica sia per la cute che per il capello.
Sono molte le piante che con l’ausilio dell’acqua rilasciano colore, ma quelle che vengono usate per colorare sono le piante definite PIANTE TINTORIE, la loro particolarità è che quando il colore si deposita, si fissa sullo strato che riveste in modo duraturo, questo è dovuto ad una molecola contenuta in queste piante che funziona come un magnete e crea un film che riveste le superfici su cui viene depositato in modo stabile.
Tutto quanto sopra detto è interessante ma creare delle belle tonalità di colore è cosa ben diversa, i colori della natura sono “vivi”, alcuni continuano a modificarsi per parecchie ore prima di stabilizzarsi, ogni polvere va conosciuta a fondo sia singolarmente che quando viene miscelata con altre ed è necessario studiarne le varie reazioni. Alcune polveri annullano o esaltano le riflessature di altre, considerando che quello che dobbiamo realizzare sono dei colori da poter applicare su capelli il risultato deve rispettare dei canoni accettabili.
Io personalmente sperimento da 12 anni uno svariato numero di polveri, provando oltre alle miscele anche diverse tecniche di applicazione per ottenere colori belli ma naturali, nei vari test compiuti negli anni a volte i risultati erano disastrosi, ma solo così siamo riusciti ad arrivare ad una selezione che ci permette oggi di realizzare dei bei colori in piena tranquillità.
Enzo Binda
LINEA ITALIANA PARRUCCHIERI
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