Il titolo è un chiaro riferimento al cordone ombelicale perché parla di maternità, ma non nel senso classico. L’argomento principale del romanzo è la violenza sulle donne e il femminicidio.
Il cordone di fiori crea un legame, un rapporto di gentilezza con le vittime che subiscono spesso la condanna morale della società.
Questo romance è la seconda parte del libro pubblicato a febbraio dal titolo “Quei fiori”, dove si affrontava maggiormente la tematica dell’amore, del corteggiamento e del matrimonio. Gli stessi personaggi vivono adesso la fase della famiglia, della maternità, frequentano altre figure femminili che hanno subito violenza. Si crea una coscienza attorno ad alcune vicende, un’azione comune e Il cordone di fiori sarà espressione di lotte e di unità.
Come l’autrice afferma nell’introduzione ”Questo libro non vuole additare colpevoli, esprime la condizione del femminicidio con gli occhi della poesia, capace di rivelare stati d’animo e realtà molto intime, trasportando la questione da un campo teorico-argomentativo, o da uno investigativo, a quello umano, del dolore. Non bisogna temere di guardare il dolore o di anestetizzarlo, perché solo se diventa condiviso, siamo in grado di affrontare la problematica nella sua complessità, restituendogli dignità”.
Biografia dell’autrice
Nata a Catania nel 1965, Janette Lart pubblica nel 2020, Chunks of Poems, “Buon giorno, mondo, ci sono anch’io!”, “La libertà che merito”, “Cyberstalker, diario di Erika” e la silloge poetica “Coffee & Tea”. Nel 2021 viene pubblicata la raccolta di poesie “Elegiadramente” e nel febbraio 2022 il romance “Quei fiori”.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari per la poesia e per il romanzo. Fa parte della Repubblica dei Poeti in qualità di cittadina. Nel 2022 le viene conferito il titolo di “Dama dell’Ordine di Dante Alighieri”.
Sposata e madre di due figli, insegna Lingua Inglese al Liceo di Giarre.