Dopo una lunga trattativa è stato finalmente firmato l’accordo tra Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e sindacati di categoria per il rinnovo del CCNL Comparto Istruzione e Ricerca per l’Aumento Stipendio Docenti.
Si tratta dell’ultimo dei quattro comparti oggetto in questi mesi del confronto tra Aran e sindacati in materia di rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici.
L’accordo riguarda la restituzione degli arretrati maturati nel triennio 2019-2021 e un aumento dell’importo salariale per 13 mensilità e coinvolge tutti i dipendenti del comparto scuola.
Aumento stipendio da dicembre 2022
Già a partire dal 14 dicembre prossimo sarà esigibile il cedolino, con inclusa la tredicesima, con l’importo ridefinito a seguito della proposta di accordo. NoiPa, lo strumento creato dal MEF per la gestione degli stipendi dei dipendenti della PA, elaborando già elaborando gli stipendi e la tredicesima da corrispondere a fine anno per gli addetti scolastici.
In arrivo anche gli arretrati
L’accordo prevede anche il pagamento degli arretrati degli aumenti stipendiali non percepiti nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021. Stando a quanto stabilito, questi non andranno a far cumulo con quanto percepito nei mesi del 2022, tanto da venir disposti con un cedolino distinto da quello dello stipendio e corrisposti intorno al 20 dicembre 2022.
Aumento stipendio docenti: a quanto ammonta?
Il rinnovo del CCNL interessa una platea di circa 1.232.248 dipendenti, compreso il personale ATA. Per la categoria docenti l’aumento del salario medio lordo è fissato nella misura di 101 euro, ma la cifra varia sulla base:
- del ruolo;
- dell’ordine e grado di scuola;
- dell’anzianità di servizio.
In base a questi parametri gli aumenti in busta paga variano leggermente in termini di importo. Si così da un minimo di 48 euro per un docente della scuola dell’infanzia e primaria e di 53 euro per un docente scuola secondaria II grado, entrambi con anzianità di servizio compresa tra lo 0 e gli 8 anni ad un massimo di 63 e 68 euro per le stesse categorie ma con anzianità di servizio superiore a 35 anni.
Come già accennato, gli aumenti verranno corrisposti a partire dal mese di dicembre e per 13 mensilità.
Arretrati: a quanto ammontano?
Nello stesso mese di dicembre verranno liquidati anche gli arretrati spettanti per il periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021, ma non saranno compresi nella busta paga di dicembre, bensì corrisposti tramite cedolino speciale.
Il loro ammontare si aggira su una media di circa 2.000 euro a docente, tenendo conto dei parametri sopra indicati e delle stesse categorie professionali, gli arretrati ammontano da un minimo di 1.569 euro per un insegnante di scuola dell’infanzia e primaria e 1.780 euro per uno di scuola secondaria di II grado con un’anzianità di servizio compresa tra lo 0 e gli 8 anni fino ad un massimo di 2.167 euro e 2447 euro per i docenti di pari ruolo e grado ma con anzianità di servizio superiore ai 35 anni.
Si tratta di cifre relative, che potrebbero aumentare in vista della corresponsione di ulteriori integrazioni e compensi accessori.
Aumento stipendio personale ATA
L’accordo di rinnovo coinvolge non solo i docenti, ma anche il personale ATA. Le indicazioni temporali in ordine alla corresponsione dell’aumento e degli arretrati sono le stesse appena indicate per i docenti, ma l’importo lordo medio spettante è differente: 98 euro (in media) di aumento salariale da corrispondere per 13 mensilità e arretrati per una cifra di 2.362,49 euro medi.
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