Con le attività di Fiumicino l’azienda guidata da Gianni Lettieri passa dall’assistenza negli hangar a quella di linea. Il prossimo step verso il Polo unico l’acquisizione di Alitalia Maintenance System.
Gianni Lettieri: “Nostro obiettivo? Taglia da mezzo miliardo e servizi full maintenance”
Washington, Buenos Aires, Tel Aviv: sono alcuni dei poli aeroportuali nei quali Atitech si prepara a passare dall’assistenza negli hangar a quella di linea. Un’evoluzione frutto dell’acquisizione del ramo maintenance Alitalia, che oltre alla sede di Fiumicino conta circa 3mila dipendenti e un’importante quota di scali esteri. Sotto la guida di Gianni Lettieri la MRO di Capodichino compie un ulteriore passo verso la realizzazione di un Polo integrato delle manutenzioni dell’aviazione civile. Ad illustrare il nuovo cammino di Atitech è lo stesso imprenditore, che in una recente intervista al Il Mattino, quotidiano partenopeo, ha dichiarato che l’integrazione dell’hub di Fiumicino verrà completata nei prossimi giorni. E non solo: il Presidente di Atitech ha, infatti, annunciato l’intenzione di acquisire anche Ams (Alitalia Maintenance System), con base sempre a Fiumicino e specializzata nella manutenzione dei motori. “In questo modo – ha spiegato Gianni Lettieri – possiamo tendere a una taglia da mezzo miliardo e un ciclo completo di manutenzioni, simile a Sabena Technics, la società di manutenzioni sopravvissuta alle vicissitudini della vecchia compagnia aerea belga Sabena chiusa nel 2001”.
Gianni Lettieri: “In pandemia abbiamo tutelato i salari, ora cambio di marcia spetta al nuovo Governo”
Un piano ambizioso quello perseguito da Gianni Lettieri, soprattutto in un settore che negli ultimi anni paga da un lato gli effetti dell’emergenza Covid-19 e dall’altro quelli del conflitto scoppiato in Ucraina. “Quelli che sto facendo oggi sono passi quasi obbligati per dare solidità, integrazione e forza a un progetto – ha detto il Patron di Atitech, ricordando poi gli impegni presi durante la pandemia –. Interi settori hanno sofferto senza un minimo di ristori, contrariamente a quanto successo in Germania o negli Stati Uniti. In Atitech abbiamo fatto ciò che devono fare gli imprenditori: tutelare il salario dei nostri dipendenti anche con un fondo al quale potevano attingere in caso di necessità”. Ora la palla passa al nuovo Governo, che dovrà fare “scelte coraggiose” per affrontare in maniera tempestiva il caro energia e tutte le sue ripercussioni: “Mi aspetto un’azione incisiva – è l’auspicio di Gianni Lettieri – onestamente, mi auguro anche di ascoltare più alta e nitida la voce dei corpi intermedi, a partire da Confindustria, perché si ponga rimedio alle annunciate crisi industriali”.