Investimenti sostenibili ESG, la vision dell’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa: “Sta emergendo chiara la visione secondo cui il valore e l’etica nelle scelte dell’investitore possono rafforzare gli effetti dell’investimento stesso e garantire risultati concreti nel lungo periodo sia sul fronte del rendimento che sul fronte sociale”.
Investimenti sostenibili ESG: il valore nelle parole dell’AD di Banca Generali Gian Maria Mossa
I crescenti investimenti sostenibili ESG di Banca Generali dicono molto dell’attenzione che l’Istituto riserva alla sostenibilità: un impegno che emerge anche nelle sempre più numerose iniziative promosse al fine di sensibilizzare la clientela e più in generale l’opinione pubblica sull’importanza di tali tematiche. Lo ricorda anche l’AD Gian Maria Mossa in un recente post su Linkedin: “8 miliardi è il numero di abitanti del Pianeta secondo l’ultima stima fatta dall’ONU, che ne prevede ben 9 per il 2037. Una crescita demografica senza precedenti se pensiamo che solo 70 anni fa la popolazione si attestava su circa 2,5 miliardi di persone”. Numeri che secondo l’AD di Banca Generali, Istituto leader negli investimenti sostenibili ESG, devono far riflettere “sulle responsabilità e l’impegno di ciascuno nelle sfide per un futuro sostenibile”. Le sfide climatiche, la salvaguardia dell’ambiente ma bisogna porre attenzione anche al tema demografico: “A causa di effetti meno “visibili” o meno “eclatanti” almeno nel breve, rischiano di compromettere la sostenibilità del nostro pianeta da un punto di vista sociale, con povertà, flussi migratori oltre ai nodi sulla redistribuzione e accesso alle risorse, per citare alcuni esempi tra i grandi rischi che devono essere affrontati con politiche orientate al lungo periodo in grado di favorire uno sviluppo che tenga conto del benessere delle persone e della sostenibilità delle risorse”.
Banca Generali: la crescita negli investimenti sostenibili ESG
Nel post, rifacendosi anche all’esperienza di Banca Generali sul fronte degli investimenti sostenibili ESG, l’AD Gian Maria Mossa sottolinea come anche il mondo della finanza, additato spesso “come motore di speculazione e amplificatore di differenze sociali”, stia sposando “sempre di più i temi della transizione sostenibile, della trasparenza di governance e della centralità delle persone, alzando progressivamente l’asticella nella direzione delle proprie scelte”. I colossi finanziari globali, le banche americane, i grandi operatori europei e i fondi sovrani stanno prendendo “con decisione una rotta ben precisa nell’indirizzare gli investimenti”: come osserva l’AD Gian Maria Mossa, sono gli stessi regolatori a cercare di tenere il passo “nella definizione dell’architrave della tassonomia e nelle norme di classificazione delle dinamiche ESG prendendo spunto dalle best-practices in continua evoluzione sul mercato”. Si tratta ovviamente solo di “un inizio che porta con sé anche paradossi e comportamenti non sempre allineati agli obiettivi ma che comunque hanno il pregio di avere portato al centro dell’attenzione le tematiche ESG”. In questo percorso si inserisce l’impegno concreto di Banca Generali, come attesta anche la progressiva crescita negli investimenti sostenibili ESG registrata negli ultimi anni.