Il report Mercato Immobiliare di Genova 2022 curato da Alta Consulenza Immobiliare, fotografa performance e attese per gli asset non residenziali.
I valori medi a mq, 2.250 euro nelle aree centrali e 1.500 euro nei business district, indicano stabilità rispetto al 2021 (+0,3%). I tempi medi di vendita sono di 242 giorni nelle aree più dinamiche e 337 giorni nel resto del capoluogo ligure. La differenza tra prezzo richiesto e compravenduto è pari a circa -13,8%.
Per quanto riguarda i canoni medi delle locazioni si registrano 115 euro al mq /anno in centro e 86 euro al mq/anno nei business district.
“Nel corso del 2022 è stata in gran parte recuperata la drammaticità del quadro pandemico che ha offuscato le dinamiche immobiliari di questi due segmenti del mercato immobiliare” dichiara Fabrizio Segalerba, CEO di Alta Consulenza Immobiliare, “l’atteggiamento propositivo degli operatori economici e degli istituti di credito ha rinnovato l’interesse verso questo tipo di investimento, con risvolti positivi per lo sviluppo del tessuto commerciale e terziario della città”.
Nell’ambito direzionale si rileva una modesta crescita nella domanda di uffici. Le mutate esigenze degli spazi di lavoro richiedono flessibilità per integrare le nuove modalità, in remoto e in presenza. Il trend positivo del 1° semestre 2022 ha subito un modesto rallentamento a partire da settembre, anche in relazione all’aumento dei tassi di interesse. È marcata la preferenza di acquirenti e locatari per uffici in classe A, o comunque in edifici sempre meno energivori, e con particolare attenzione alle politiche di sostenibilità degli immobili secondo gli standard ESG. La ricerca di spazi di qualità associata alla limitata disponibilità del prodotto ha contribuito all’innalzamento delle richieste nelle posizioni prime.
Il report in argomento fornisce una panoramica dei valori immobiliari nelle tre aree cittadine particolarmente significative per il comparto terziario: il centro città, l’area Business District del WTC e Fiumara, e le aree a carattere più produttivo quali Campi ed il Lungopolcevera dove sono comunque presenti comparti direzionali.
Il segmento dei negozi nelle vie cittadine di maggior interesse, sebbene molto provato dalla pandemia, si è dimostrato resiliente registrando rendimenti costanti. Sullo sfondo, l’incertezza causata dall’impennata del commercio online che, durante il periodo pandemico, ha fatto compiere un balzo in avanti di oltre dieci anni alle abitudini degli italiani. La sfida sul tavolo è l’integrazione tra fisico e digitale dovuta alla riscoperta dell’importanza del negozio di prossimità.
In questo ambito il numero delle compravendite nel 2022 si attesterà poco sopra le 415 transazioni, mentre maggior dinamicità riveste il mercato delle locazioni. Resiste il centro città con tempi medi di vendita pari a 8 mesi e canoni medi di locazione, in base alle superfici richieste, compresi tra i 16 ed i 30€/mq.
La complessità del contesto macroeconomico rende ardua ogni previsione sul comparto per il 2023. Inflazione, caro energia e calo occupazionale produrranno un impatto negativo sulla domanda immobiliare per uffici e negozi. La probabile maggior difficoltà di accesso al credito, determinerà più attenzione da parte degli investitori corporate verso l’acquisto immobiliare.
“Al netto di queste doverose osservazioni, Genova presenta valori immobiliari molto contenuti rispetto ai mercati delle altre città metropolitane, la redditività dei comparti analizzati rimane di grande interesse confermando il mattone un investimento solido. Anche a fronte di tempi di vendita e locazione più dilatati, sul fronte dei prezzi non prevediamo significative variazioni” conferma Massimo Segalerba, cofondatore della società.