In Italia il futuro della distribuzione del gas passa dalla trasformazione digitale. Lo ha spiegato l’AD di Italgas Paolo Gallo durante la prima Assemblea annuale di Proxigas.
Paolo Gallo: trasformazione digitale la chiave per gestire i nuovi gas
Per accogliere i nuovi gas rinnovabili come biometano e idrogeno e garantire all’Italia un sistema energetico resiliente e competitivo sono necessarie infrastrutture di trasporto sempre più flessibili e smart. Un’evoluzione possibile solo puntando sul digitale. A ribadirlo è Paolo Gallo, Amministratore Delegato di Italgas, intervenuto come relatore alla tavola rotonda della prima Assemblea annuale di Proxigas tenutasi a Roma lo scorso 25 gennaio. “Come distributori stiamo preparando la nostra infrastruttura a recepire gas diversi e questo è possibile solo attraverso la trasformazione digitale delle reti che consente loro di essere pronte ad accogliere biometano, sin da subito, e idrogeno nel prossimo futuro”, ha spiegato il manager sul palco. Sotto la sua guida, Italgas ha dato il via a un imponente piano di digitalizzazione delle reti in vista della transizione energetica: “Il nostro intervento è così volto a creare un network digitale, flessibile e intelligente in grado di gestire più commodity in contemporanea. Oggi – ha aggiunto Paolo Gallo – noi di Italgas siamo in grado di controllare la qualità del biometano immesso in rete ed eventualmente interromperla”.
Paolo Gallo: efficienza energetica un trend che va alimentato
Ed è proprio sul biometano che l’Italia presenta le maggiori potenzialità. Il Paese è al secondo posto in Europa per produzione di biogas e grazie alla spinta del PNRR potrà arrivare entro il 2030 a coprire circa l’8% dell’attuale domanda di gas a livello nazionale. Un obiettivo possibile, sottolinea Paolo Gallo, accelerando i processi autorizzativi e incentivando l’allacciamento: “Oggi in Italia la connessione alla rete degli impianti di produzione pesa per l’80% sui produttori e per il 20% sul sistema. Altrove la situazione è diversa: in Germania, per esempio, sulle spalle del produttore pesa solo il 25% dei costi, in Irlanda il 30%”. Fondamentale nel contesto attuale il ruolo assunto dall’efficienza energetica, che Paolo Gallo non ha esitato a definire “un altro driver strategico”. Per il manager il trend del ciclo sempre più virtuoso dei consumi “va monitorato” e soprattutto “alimentato”: “In Italgas, per esempio, siamo riusciti a risparmiare il 30% di consumi energetici rispetto allo scorso anno attraverso il proseguimento di azioni di efficientamento già avviate”.