“Il Fronte Russo”, edizioni Rizzoli, ecco il libro appena pubblicato da Luca Steinmann, una lunga esperienza in Paesi del mondo martiorati da guerre e crisi di ogni genere. Ha passato quasi un anno in Ucraina e lo ha fatto stando dal lato russo della barricata. Ha parlato con i soldati russi, ha seguito la loro avanzata e i loro ripiegamenti, ha visto le battaglie fra ceceni e ucraini a Mariupol, ha interagito con la popolazione locale condividendo i momenti di sollievo e quelli di disperazione.
Undicimila giornalisti a Kiev, solo una manciata nel Donbass
Steinmann spiega come mai i media europei abbiano dato un risalto incredibilmente più elevato alle vicende della popolazione ucraina centrale e occidentale rispetto agli ucraini dell’est, che stanno sotto la giurisdizione russa. Vi sono ben undicimila giornalisti registrati dal governo di Kiev, contro i pochi rimasti a lavorare entro i nuovi confini russi. Uno di questi è stato proprio Steinmann, il quale spiega come il dato meramente numerico di prevalenza di un racconto vada oltre qualunque considerazione propagandistica. Il suo libro può aiutare a riequilibrare una visione fortemente sbilanciata e ideologizzata.
La dignità degli anziani e la speranza per il futuro
Ciò che lo ha colpito maggiormente è stato vedere coi propri occhi la sofferenza delle persone anziane. I giovani ucraini che hanno perso la casa o gli affetti hanno ancora molto tempo per rifarsi una vita. Agli anziani invece non resta che piangere i loro cari e provare a resistere ancora. Chi è vivo e vuole vivere, non vuole però pensare molto al domani. La sensazione diffusa è quella di riuscire prima ad arrivarci al domani e poi pensare a cosa fare. Certamente la speranza non muore mai e tutti si augurano che il conflitto finisca presto, ma c’è molta delusione o rabbia per tutti quanti. https://strumentipolitici.it/un-anno-intero-in-ucraina-intervista-a-luca-steinmann-uno-dei-pochissimi-giornalisti-occidentali-che-racconta-sul-campo-il-lato-russo-del-fronte/