A proposito degli scenari che si stanno svolgendo parallelamente alla guerra in Ucraina, ma che sono comunque ad esso collegati, la rivista online Strumenti Politici ha intervistato Roberto Motta Sosa, saggista, analista politico e studioso di storia delle relazioni internazionali. In Ucraina, infatti, la situazione si sta evolvendo in modi che potrebbero nuocere gravemente al dominio americano sull’Europa e più generale sul mondo. Tuttavia è proprio in altri punti del pianeta che si sta giocando una parte importante della partita.
Taiwan e Cina
È facile immaginare che l’apertura a Taiwan di un fronte vero e proprio con la Cina farebbe traballare fortemente l’impegno americano in Ucraina. Se le tensioni con Pechino dovessere diventare critiche, Washington sarebbe di fatto costretta a spostare la sua attenzione dall’Europa al Pacifico. La Cina non intende in nessun modo rinunciare a Taiwan: per adesso mostra i muscoli, ma appoggia la Russia e con essa vuole inaugurare una “nuova era” per le regole di coesistenza internazionale.
Iran e Turchia
In Medio Oriente lo scenario che si va formando è favorevole alla Russia. Israele si mantiene tutto sommato neutrale rispetto al conflitto in Ucraina, non appoggiando apertamente Kiev, la Siria è un alleato fedele di Mosca e l’Iran ne sta diventando un partner sempre più importante. Infatti fonisce droni militari e oggi sta sviluppando coi russi una stablecoin, una criptovaluta legata all’oro da usare negli scambi con l’estero. E la Turchia, che è membro NATO, potrebbe giocare un brutto scherzo proprio all’Alleanza Atlantica, impedendo l’adesione di Svezia e Finlandia. Fonte: https://strumentipolitici.it/ad-un-anno-dallinizio-del-conflitto-russo-ucraino-motta-sosa-se-i-tre-fronti-europeo-mediorientale-asiatico-pacifico-dovessero-un-giorno-saldarsi-in-un-unico-grande-teatro-armato-allora-sar2/