La Via delle Buone Cose – Le degustazioni di Borghi d’Europa Osteria Antica Guizza

 

 

Il Cabernet Sauvignon, vitigno principe della viticoltura di tutto il mondo

I giornalisti della redazione dell’associazione culturale Borghi d’Europa e della rivista Degusta, hanno degustato all’Osteria Antica Guizza di Conegliano, il Cabernet Sauvignon prodotto da Denis Boscaratto, titolare dell’Azienda Agricola Terre Boscaratto di Susegana (TV). L’azienda appartiene alla FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, l’organizzazione che rappresenta e promuove i vignaioli che seguono direttamente tutta la filiera produttiva, dalla coltivazione della vigna, alla trasformazione dell’uva in vino, fino all’imbottigliamento ed alla vendita.

 

Questa la degustazione del vino, Cabernet Sauvignon Colli Trevigiani IGT 2021 – alc. 12,5% vol.

Note di Degustazione

Rosso rubino con riflessi violacei. All’olfatto profumi di mora e lampone con lievi sentori vegetali nel finale. All’assaggio è fresco, sapido con tannini ancora giovani. Vino schietto dalla beva immediata che invita alla convivialità.

Abbinamento

Da accompagnare alla merenda Trevigiana con pane e soppressa oppure da gustare in abbinamento ad un primo piatto di tagliatelle con ragù dell’aia.

Il Cabernet Sauvignon è il vitigno a bacca rossa più diffuso al mondo, dopo il merlot. Il terroir d’elezione è la Francia, nella celebre regione di Bordeaux (Médoc e Graves), dove viene spesso assemblato con merlot e cabernet franc. La vera identità del cabernet sauvignon è stata scoperta alla fine degli anni novanta del novecento dall’Università di Davis in California. Gli studi compiuti sul DNA della cultivar hanno rivelato che il vitigno è il frutto dell’incrocio spontaneo, avvenuto probabilmente nel XVII secolo, fra il cabernet franc (vitigno a bacca rossa) e il sauvignon blanc (vitigno a bacca bianca).

Vitigno internazionale per eccellenza, il cabernet sauvignon, possiede una buona capacità di adattamento alle diverse condizioni climatiche del pianeta ed ai diversi terroir, mantenendo le sue caratteristiche di riconoscibilità. Il vino che ne deriva, dalla personalità ben definita, è intenso con tannini decisi, di ottima struttura e lunga persistenza, in grado di acquisire con l’invecchiamento splendide sfumature.

Il profilo olfattivo ricorda gli aromi dei frutti a polpa rossa e scura come i mirtilli, i lamponi, la mora, la prugna ed il ribes nero. Nei climi più freschi, dove matura con maggior difficoltà, si potranno percepire al naso note più vegetali, come quelle di foglia di pomodoro e peperone. Vino raffinato e longevo. La maturazione in legno, oltre a smussare i tannini ed a renderlo più morbido, favorisce l’evoluzione dei sentori terziari con aromi complessi di tabacco, caffè tostato o cioccolato.

Molto diffuso ed apprezzato anche a livello mondiale, lo troviamo in California (Napa Valley e Sonoma Valley), Argentina (Mendoza), Spagna, Cile, Australia, Sudafrica e Cina. Nel nostro Paese il cabernet sauvignon è arrivato a Marengo (Mantova) all’inizio del XIX secolo, grazie al Conte di Sambuy che iniziò a coltivarlo sperimentalmente. Fino agli anni ‘80 del secolo scorso era il cabernet franc ad avere una maggior diffusione nel nostro Paese, specie in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. La situazione cambiò in seguito al successo internazionale di vini, come il Sassicaia e il Tignanello, prodotti con il cabernet sauvignon che dimostrarono il grande potenziale del vitigno ed i risultati eccellenti ottenuti anche al di fuori del celebre territorio Bordolese.

Ovunque Il cabernet sauvignon è sinonimo di vini di successo, vitigno perfetto, come viene descritto nel 1785 da Charles-Louis de Secondat, il barone di Montesquieu.

Buona degustazione!

Antonella Pianca