Giampiero Catone: per “mettere a terra” il Piano è necessaria la partecipazione di tutto il tessuto imprenditoriale, PMI in primis. Il Direttore de “La Discussione” torna sul tema dopo il richiamo del Presidente Mattarella.
Giampiero Catone: PNRR un’occasione per sostenere PMI e piccoli Comuni
I ritardi accumulati dal Paese sulle scadenze del 31 marzo e il monito lanciato dal Presidente Sergio Mattarella sul palco della conferenza nazionale delle Camere di Commercio di Firenze hanno riportato il PNRR al centro del dibattito. Giampiero Catone, Direttore del quotidiano “La Discussione”, è intervenuto sul tema pubblicando un editoriale nel quale sostiene l’importanza di un coinvolgimento reale e fattivo delle piccole e micro realtà imprenditoriali. Per realizzare il Piano e favorire la messa a terra di progetti e investimenti — circa 200 miliardi tra sovvenzioni a fondo perduto e prestiti ultra agevolati — bisogna potenziare i sostegni per le PMI e i piccoli Comuni, così da incentivarne gli strumenti cooperativi. Un appello, ricorda Giampiero Catone, condiviso dalle stesse associazioni di categoria, dalle imprese e dagli artigiani.
Giampiero Catone: “Il monito di Mattarella un appello di unità”
Ed è proprio riprendendo le parole del Presidente di Confartigianato che Giampiero Catone accende i riflettori sul ruolo strategico dei territori e delle realtà che vi sono presenti ed operano. “Marco Granelli parla di una cultura del territorio, promuovendo un ‘alleanza della biodiversità’ che auspica possa essere implementata operativamente. Serve una grande sforzo che parta dal basso”. Il tempo per tergiversare è finito e non è detto che, nonostante le recenti rassicurazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’Europa sia disposta ad adeguarsi alle tempistiche del Belpaese. L’appello di Mattarella e il suo “mettersi alla stanga” in merito all’attuazione del PNRR, conclude Giampiero Catone, va considerato come un vero e proprio richiamo all’unità, un invito a “partecipare, progettare e realizzare, lo sforzo comune di crescita dell’Italia”.