Titolo originale “Ma non ci rompete i coglioni”. In alternativa, il titolo di riserva sarebbe stato “5 miracoli”. Il romanzo segue la vita di un bambino, soprannominato Cucciolo, nato in una famiglia disastrata e cresciuto in povertà, che alla fine si riscatta socialmente. La storia, che mescola elementi di amore e formazione, si divide in sei parti: Annunciazione, Il Deserto e le Tentazioni, Passione, Rivoluzione, Avvento, e Ricostruzione.
Il motto “Ma non ci rompete i coglioni”, che all’inizio rappresentava un volgare dissenso, diventa invece un moderno motto di esortazione e di orgoglio identitario. La prefazione del romanzo è stata scritta da Anna Paola Lacatena.
Antonello Taranto, lo scrittore del romanzo, è uno psichiatra drogatologo che ha trascorso 40 anni della sua vita fra matti e drogati. Grazie alla sua esperienza professionale, è stato in grado di aiutare molte persone a sconfiggere la follia. La sua passione per la scrittura nasce dalla volontà di raccontare le storie che ha conosciuto durante la sua carriera, sperando che possano essere utili per i giovani e per i loro genitori, alle prese con i rapidi cambiamenti sociali degli ultimi decenni. Taranto aspira a posizionarsi tra Christiane F. e Irvine Welsh, raccontando le storie dei ragazzi dello zoo di Taranto.