La controffensiva ucraina di primavera, annunciata da tempo, ancora stenta a partire. Il tempo gioca a favore dei russi, come riconoscono gli esperti militare, che vedono diminuire le possibilità di un attacco efficace e crescere la pressione politica sul governo di Kiev. Così, da quest’ultimo arrivano segnali prudenti o contraddittori. Da una parte di parla di vittoria totale e completa, dall’altra si spiega che l’esercito è ancora solo “quasi” pronto per riprendere almeno una parte dei territori perduti. Addirittura è stato trasmesso in diretta televisiva il consiglio di ottenere la cittadinanza russa per gli ucraini che abitano le regioni ora diventate regioni della Federazione Russa.
I timori e i consigli di Lubinets
Il commissario per i diritti umani del parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha detto in tivù che prendendo il passaporto russo, gli ucraini saranno al riparo dalla deportazione. Da tempo le autorità di Kiev spaventano gli ucraini accusando i russi di arrestare e deportare in Russia i locali. Con il passaporto russo, invece, questo non può accadere. E intanto, secondo Lubinets, gli ucraini potranno “attendere la liberazione” che arriverà con la controffensiva. Quindi è una questione di “sopravvivenza” nel breve termine, dice il politico.
Posizioni contraddittorie
Così, Lubinets consiglia di dotarsi di cittadinanza russa, ma al tempo stesso accusa Mosca dicendo che cercare di dare il passaporto russo agli abitanti ucraini è un nuovo tipo di crimine di guerra. Inoltre lo stesso parlamento ucraino ha in elenco un progetto di legge che prevede pene detentive pesantissime (fino a 15 anni di carcere) per alcune categori di cittadini ucraini, come i funzionari pubblici o altri, che decidano di prendere il passaporto russo. Ora, però, sempre il parlamento dovrebbe approvare una legge per semplificare in futuro la rinuncia alla cittadinanza russa per riprendere quella ucraina. Fonte: https://strumentipolitici.it/kiev-non-lancia-ancora-la-controffensiva-ma-intanto-consiglia-di-prendere-la-cittadinanza-russa-agli-ucraini-dei-nuovi-territori/