Viaggiatrice nell’animo e artista che ha fatto della libertà di movimento e creazione la sua cifra stilistica – rendendo la sua voce e la sua produzione inconfondibili nella scena musicale italiana – Nathalie torna dal 12 maggio 2023 con un nuovo album “diffuso”: Freemotion, un progetto discografico che fa della libertà il suo manifesto.
Un album autoprodotto che l’ha vista per tre anni incidere ogni singolo brano a bordo di un camper – trasformato in studio di registrazione ecosostenibile alimentato con pannelli solari – in compagnia di amici e colleghi che l’hanno accompagnata in questa nuova avventura.
Freemotion è un viaggio nel mondo di Nathalie, un mondo musicale fatto di suoni, parole e colori che i fan della cantautrice ripercorreranno a tappe, a partire dal primo singolo in uscita il 12 maggio in doppia versione italiano e inglese: Una canzone per noi / A song for Us (qui il videoclip https://www.youtube.com/watch?v=Qo0Qe82qXxg)
Dal 12 maggio in poi, ogni mese l’artista vincitrice di X Factor 4 pubblicherà un singolo, raccontando la storia di questo incredibile viaggio fra musica, sostenibilità e nuove possibilità.
“Una canzone per noi / A song for Us è nato tra la fine del lockdown e il mio ritorno sul camper” racconta Nathalie, “è una canzone che nasce dentro di me come un inno all’umanità, è una canzone per noi, cioè tutti noi, un pensiero a quando ci si sente soli persino nella folla, a quanti si sono sentiti a volte isolati o incompresi, e quanto la musica sia un mezzo potente che unisce, che crea contatto e comprensione tra esseri umani. La musica può essere un atto consolatorio, può creare empatia e insegnarci a metterci nei panni altrui. Questo brano per me è nato come un’occasione di sentirsi umani e compresi, anche nelle proprie fragilità. L’ho composto con il guitalele, uno strumento simile all’ukulele ma con 6 corde, come la chitarra. Il messaggio che volevo comunicare aveva bisogno di semplicità e immediatezza nella sua forma e di un mondo di suoni acustici e naturali: anche un’orchestra naturale di cicale è parte integrante dell’arrangiamento”.
A distanza di 5 anni dall’uscita di Into The Flow, Freemotion è un racconto diffuso e a tappe che ci accompagnerà fino a ottobre, restituendo all’ascoltatore le molte anime di Nathalie. Una personalità musicale, artistica e creativa dai molti volti, in grado di spaziare tra suoni e sonorità, e che nella sua carriera ha calcato palcoscenici di ogni genere, da quello di Sanremo a quello del carcere femminile di Rebibbia, portando sé stessa e la sua voglia inconfondibile di fare musica in piena libertà.
È la stessa libertà che l’ha portata a pubblicare Freemotion in una modalità decisamente originale e senza etichetta, registrando ogni traccia a bordo di un camper grazie all’ausilio dei pannelli solari; approccio che, fuori dalle mode del momento, appoggia le sue radici nell’infanzia stessa di Nathalie quando il nonno in Africa già utilizzava l’energia solare per cuocere con il calore del sole e un sistema di riscaldamento dell’acqua, sempre sfruttando l’energia del sole.
Freemotion nasce grazie al crowdfunding che ha visto partecipare i fan di Nathalie.
Cantautrice esile e appassionata, nella sua musica mescola atmosfere intimistiche e rock. Bilingue dalla nascita e grande viaggiatrice, scrive i testi in italiano, francese, inglese e spagnolo. Raggiunge il grande pubblico nel 2010 vincendo X Factor 4 nella squadra di Elio e portando il suo inedito “In punta di piedi” in finale. Nel 2011 è tra i Big del Festival di Sanremo con la direzione artistica di Gianni Morandi, partecipando con la canzone “Vivo sospesa”. Ha all’attivo l’EP “In punta di piedi” (2010) e gli album “Vivo Sospesa” (2011), “Anima di Vento” (2013), registrato tra Roma e gli Abbey Road Studios di Londra e “Into the Flow” (2018), album concepito attorno all’elemento acqua, da cui è stato estratto il singolo “Smile-in-a-box”, il cui video vede come ospite l’attore Stefano Fresi. Ha collaborato con artisti italiani e internazionali tra cui Franco Battiato, Raf, Elio e le Storie Tese, Skunk Anansie, Toni Childs e il produttore degli Oasis Owen Morris.