Enrico Vita, CEO di Amplifon, è stato ospite della 7ª edizione dell’Healthcare Talk dal titolo “Investimenti in Sanità e nel Life Science”. Nel corso dell’evento, organizzato da RCS Academy in collaborazione con il “Corriere della Sera”, l’AD sottolinea il rilevante ruolo dell’innovazione nel migliorare la qualità della vita delle persone.
Enrico Vita: il ruolo dell’innovazione in Amplifon
Per una realtà come quella di Amplifon, presente in 25 Paesi nel mondo e considerata nel listino di Borsa come società Tech, l’innovazione rappresenta il cuore dell’attività. “Nessuna azienda può prescindere da un approccio strutturato, profondo e serio all’innovazione – precisa subito l’AD Enrico Vita – Le tecnologie digitali rendono tutto molto più veloce e permettono di avere delle opportunità che erano impensabili fino a qualche tempo fa”. In Amplifon, tali opportunità risiedono nel fatto di aver dato la possibilità di far comunicare gli apparecchi acustici con il mondo esterno via bluetooth. Un grande passo verso il perseguimento di obiettivi importanti come, ad esempio, la raccolta di dati circa l’utilizzo degli apparecchi, utile per comprendere meglio le modalità di utilizzo e le necessità dei clienti. Un’altra grande opportunità resa possibile dalle nuove tecnologie riguarda invece la possibilità di ampliare il ventaglio di servizi offerti nei negozi, integrandoli tramite app proprietaria con altri fruibili da remoto, come l’assistenza H24 e gli interventi in caso di malfunzionamento anche a distanza. “L’innovazione – sottolinea dunque Enrico Vita – ci ha permesso di migliorare l’esperienza che noi offriamo ai nostri clienti”.
Enrico Vita: l’innovazione e il rapporto con le start up
Nel suo percorso di innovazione, Amplifon ha ovviamente allargato le proprie competenze e il proprio know-how sul tema dell’innovazione digitale. “Inizialmente – racconta Enrico Vita – cercando di creare le competenze internamente all’azienda, ma ci siamo resi conto abbastanza velocemente che non era possibile fare tutto in casa.” Così, nel 2018 la società ha fatto partire uno scouting a livello globale per individuare start up e aziende emergenti che potessero fare al caso loro. Alla fine, la scelta è ricaduta su un’azienda italiana con sede a Napoli, Otohub. “Quest’azienda – sottolinea l’AD – aveva sviluppato delle competenze estremamente interessanti nell’ambito della digitalizzazione dei servizi audiologici e ci ha dato un grandissimo contributo in termini di know-how. Oggi l’abbiamo fusa con quello che è il nostro team digitale interno creando la nostra startup interna AmplifonX”. Un gruppo di oltre 60 persone che si occupa esclusivamente di innovazione digitale e sul quale Amplifon investe ogni anno oltre 50 milioni di euro.