Immaginarsi su un tappeto rosso fronte Teatro, scendere da una limousine, attraversare l’androne di un elegante salone e sorseggiare da un grosso calice di bollicine è quanto nell’immaginario di una donna accade indossando la Prima Linea di Patrizia Fiandrini.
Tessuti sapientemente avvolti sul corpo di chi li indossa con linee morbide e a volte provocanti, mai volgari, colori armonici con lo stile dell’outfit che la modella ufficiale del brand, Eleonora Cuccu, indossa per la quinta collezione consecutiva (a partire dalla Daily Collection del 2021) caratterizzano Gem Collection, la collezione 2023/24 lanciata nella storica e bellissima Villa Taticchi, alle porte di Perugia, a pochi chilometri dall’azienda del brand.
La storia di Patrizia Fiandrini è stata più volte narrata in occasione delle diverse performance ma forse oggi scopriamo che un aspetto della designer non è stato ancora espresso nel giusto modo: la caparbietà.
Caparbietà, nella migliore accezione, è l’assoluta indipendenza ed individualità che Patrizia Fiandrini riconferma in ogni sua proposta.
Autonoma in tutte le fasi della produzione, dalla creatività al manufatto, assolutamente hand made, coadiuvata dalla sorella Paola, elemento portante già nella storica attività di façon, la Maison esprime un sapore di artigianalità che fa della ricerca e sviluppo il motore pulsante del Brand.
Alta sartoria non è un mero concetto sintetizzato nelle “due parole” bensì la sostanza di un “protocollo” che non da spazio a compromessi di alcun genere ed il cui risultato è totalmente ascrivibile a chi ci lavora.
Parlando con chi frequenta e ben conosce la stilista, Patrizia Fiandrini riporta (nelle sue modalità) alla memoria Hubert de Givenchy che fonda la propria azienda nel 1952 e la gestisce in prima persona per ben 40 anni puntando ad una eleganza mai banale ed alla ricerca continua di tessuti nuovi e a contaminazioni interessanti.
Altri tempi, lontani dal mercato globale, anni nei quali non era possibile creare dal nulla e fare la differenza, a volte (forse troppo spesso), solo grazie a budgt imponenti.
Un periodo in cui il valore delle proposte era riconosciuto, come spartiacque, tra sostanza e fumo, anima e disvalore.
Come da prassi lo Studio Del Vecchio ha affidato scatto, video e post produzione a Federico Mancuso, Trucco e Parrucco a Tony Prosia ed il Sound Design ad Aldo azzaro.
Modamica di Vimodrone espone, fin dall’ascesa in campo del brand, alcuni capi delle nuove collezioni favorendo personalizzazioni (di concerto con la Maison) su richiesta della propria clientela.