Il governo di Pretoria non ha assolutamente gradito le affermazioni accusatorie rivoltegli dall’ambasciatore USA Reuben Brigety. Quest’ultimo ha infatti dichiarato pubblicamete di “scommetterci la vita” su un fatto avvenuto lo scorso dicembre. Una nave russa attraccata alla base navale sudafricana di Simon’s Town sarebbe stata caricata di armi da portare in Russia.
Ma il diplomatico USA si è poi scusato
Una volta che presidente e ministro degli Esteri del Sudafrica si sono attivati, Brigety si è rimangiato le accuse e si è scusato per le sue parole molto gravi. Il presidente Ramaphosa ha chiesto di mostrare le prove e si è detto rammaricato per il suo atteggiamento. Il ministro degli Esteri Pandor lo ha fatto chiamare per incontrarlo e sentire cosa aveva da dire. Brigety ha ammesso di avere esagerato e ha porto le sue scuse “senza riserve”.
Il biasimo occidentale che il Sudafrica non tollera
Non è certo la prima volta il Sudafrica riceve un trattamento sgradevole da parte degli esponenti dei governi occidentali. Se da un lato USA ed Europa sono i suoi maggiori partner commerciali e finanziari, dall’altro Pretoria ci tiene a ribadire la libertà di modellare le sue relazioni internazionali come meglio crede. L’Occidente però non gli perdona la simpatia che dimostra per la Russia, con cui condivide un’ottima tradizione di rapporti bilaterali e l’attuale partecipazione al BRICS. Il ministro Pandor ha più volte detto di trovare inaccettabili le richieste americane o europee di cancellare ad esempio le manovre congiunte con Mosca e Pechino oppure di votare a favore della condanna ONU verso i russi. Fonte: https://strumentipolitici.it/gli-usa-non-tollerano-la-vicinanza-del-sudafrica-alla-russia-e-lo-accusano-di-fornirle-armi/