Regime Forfettario 2023: ecco le novità

Regime Forfettario 2023: cosa cambia rispetto al precedente anno?

In questa guida ti illustreremo tutte le novità relative al regime forfettario, un regime agevolato che riguarda determinate categorie di lavoratori. In particolare, ti spiegheremo cos’è, in cosa consiste e tutti gli ultimi aggiornamenti in materia, rilevandone vantaggi, ma anche limiti.

Cos’è il Regime Forfettario

Prima di vedere quali sono le novità relative al regime forfettario per il 2023, riteniamo opportuno chiarire di cosa stiamo parlando quando utilizziamo questa espressione.

Introdotto con la Riforma Fiscale del 2015, il regime forfettario in Italia è un regime fiscale semplificato pensato per agevolare principalmente i lavoratori autonomi professionisti che hanno un fatturato annuo inferiore a determinati limiti (che vedremo più avanti).

Le principali caratteristiche di questo tipo di regime:

  • Tassazione semplificata: I contribuenti che aderiscono a questo regime non sono tenuti a tenere una contabilità ordinaria. Invece, pagano un’imposta sostitutiva sulla base di un reddito forfettario, calcolato in base al settore di attività.
  • Aliquota unica: L’aliquota fiscale forfettaria varia a seconda del tipo di attività svolta. Attualmente, l’aliquota media è del 15%, ma possono esserci delle differenze a seconda della categoria di appartenenza.
  • Agevolazioni fiscali: I contribuenti che aderiscono al regime forfettario possono beneficiare di alcune agevolazioni fiscali, come l’esenzione dall’IVA (sempre che il fatturato non superi determinati limiti) e la deduzione dei contributi previdenziali.
  • Limiti di fatturato: Per poter accedere al regime forfettario, è necessario rispettare dei limiti di fatturato annuo, di cui parleremo a breve.

È importante notare che il regime forfettario ha delle limitazioni e non è adatto a tutte le situazioni. Alcune categorie professionali o tipi di attività non possono aderire a questo regime, e potrebbe essere più conveniente optare per un regime fiscale ordinario, soprattutto se si prevede di avere costi deducibili significativi.

Requisiti Soggettivi e Oggettivi

Sulla base di quanto esposto nel paragrafo precedente, vediamo ora quali sono i requisiti richiesti per poter usufruire del regime agevolato. Si tratta nel complesso di 3 requisiti, di cui uno di tipo soggettivo e due di tipo oggettivo.

Requisito Soggettivo

Possono accedere al regime forfettario tutti i liberi professionisti o ditte individuali (anche imprese familiari) che esercitano un’attività di impresa, arte o professione.

Requisiti Oggettivi

Compensi e Ricavi

Quando si parla di regime forfettario, è necessario precisare che per l’accesso allo stesso si deve considerare non il reddito, bensì il ricavato o il compenso, che non deve superare una data soglia, come spiegheremo a breve. Se la si dovesse superare nel corso del 2023, ciò comporta il passaggio, nel 2024, al regime ordinario.

Nel caso di nuove attività, il limite viene ridotto considerando i soli mesi di operatività. In pratica, si tratta di fare una semplice operazione, dividendo il limite per 365 (corrispondente al numero di giorni dell’anno) e moltiplicare il risultato per i giorni in cui l’attività è stata operativa.

Spese per personale dipendente o per lavoro accessorio

Questo requisito era, in realtà, già previsto in passato, ma poi abolito e reintrodotto nel 2020. Esso fa riferimento alle spese per il personale dipendente o lo svolgimento di lavoro accessorio. Più nello specifico, si fa in questo caso riferimento al limite di  spese sostenute per lavoratori dipendenti o collaboratori che, ai fini dell’applicazione del regime forfettario 2023, non deve superare i 20mila euro, con riferimento a quelle sostenute nel 2022.

Novità Regime Forfettario 2023

Abbiamo parlato nei paragrafi precedenti dei limiti relativi a compensi e ricavi. Vediamo ora a quanto ammonta questo limite, che rappresenta una delle novità relative al regime forfettario 2023. Questa sta nell’aumento della soglia limite, che passa dai 65mila euro, previsti fino all’anno precedente, a 85 mila euro. Questo significa che molti più liberi professionisti e ditte individuali possono accedere al regime agevolato.

Cosa rientra nei limiti degli 85 mila euro? Sono da ricomprendere in questi, tutte le spese in entrata, non rilevando quelle in uscita.

Per chi, nell’anno precedente, ha superato la soglia limite allora in vigore, potrà continuare a beneficiare del regime forfettario semplificato, purché non superi la soglia limite di 85 mila euro.

Cosa succede, invece, se questa soglia viene superata? La risposta a questa domanda è la seconda novità in materia e la Legge di Bilancio 2023 ha chiarito questo aspetto.

In essa si precisa, infatti, che:

  • se i ricavi incassati sono superiori a 85mila euro ma entro i limiti dei 100mila euro, nell’anno successivo si perderà il regime forfettario;
  • se i ricavi superano la soglia dei 100mila euro la perdita sarà immediata.

In entrambi i casi la perdita del regime forfettario non è definitiva. Nel caso in cui si rientri nel range ammesso dalla legge, è possibile passare nuovamente al regime agevolato trascorsi due anni.

Come Calcolare il Reddito Imponibile

Nell’illustrare in cosa consiste il regime forfettario, abbiamo accennato a due caratteristiche:

  • il pagano un’imposta sostitutiva sulla base di un reddito forfettario, calcolato in base al settore di attività.
  • un’aliquota fiscale forfettaria del 15%.

Partendo da questi due dati, è possibile calcolare il reddito imponibile, che si ottiene semplicemente applicando all’ammontare dei ricavi un coefficiente di redditività, fissato dalla legge e variabile secondo il codice ATECO (un sistema di classificazione utilizzato per identificare e categorizzare le attività economiche svolte da imprese e professionisti, consultabile sul sito dell’ISTAT).

Una volta ottenuto il reddito, è possibile applicare la relativa aliquota, del 15% (cosiddetta Flax Tax) o quella ulteriormente agevolata del 5%, applicata alle imprese nei primi cinque anni di attività. Ricordiamo che entrambe le aliquote sono sostitutive dell’IRPEF, delle addizionali regionali e comunali e dell’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive).

Regime Forfettario 2023: Cause di Esclusione

Non tutti i lavoratori autonomi e professionisti possono avvalersi del regime forfettario. Chi ne è escluso? Le categorie di esclusi sono indicati espressamente dalla Legge n.190/2014 che riporta un elenco di casi di esclusione stilata sulla base:

  • della tipologia di attività svolta;
  • della residenza;
  • dei casi di partecipazione ad altra società e/o associazioni varie.

Ne sono un esempio:

  • coloro che si avvalgono di regimi speciali IVA;
  • chi risulta non residente (salvo alcune eccezioni);
  • chi esercita l’attività nei confronti di datori di lavoro con cui sono in corso rapporti di lavoro o lo erano nei 2 anni precedenti;
  • chi consegue un reddito da lavoro dipendente superiore a 30mila euro.

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