Intervistato da “La Repubblica”, l’AD di Italgas Paolo Gallo ha illustrato la sua visione sulla transizione energetica in corso, soffermandosi sulla centralità del gas e sulle potenzialità di biometano e idrogeno.
Paolo Gallo: la centralità del gas nel processo di transizione energetica
“Il gas avrà un ruolo importante anche nella transizione. Perché potrebbe essere bio e senza emissioni di CO2”: così Paolo Gallo si è espresso in una recente intervista rilasciata a “La Repubblica” parlando di rivoluzione green. “Un trilemma”, l’ha definito l’Amministratore Delegato di Italgas: il tema centrale delle forniture, il contenimento dei prezzi e infine la net zero. Sono tre elementi strettamente interconnessi, che insieme rafforzano il ruolo del gas come centrale nella transizione a medio-lungo termine. “Per raggiungere l’obiettivo finale, la net zero, garantendo forniture accessibili a tutta Europa a prezzi contenuti, fattori di competitività fondamentali per le imprese, non bisogna avere pregiudizi di tipo tecnologico”, ha affermato Paolo Gallo, spiegando come serva scegliere la strada più rapida per raggiungere il risultato. “Con la crescita delle rinnovabili, su cui siamo tutti d’accordo, il gas servirà per l’equilibrio del sistema”.
Paolo Gallo: le prospettive di biometano e idrogeno
“Credo che il biometano possa svolgere una funzione importante di produzione decentralizzata, esattamente come avviene per il fotovoltaico”: nella sua intervista a “La Repubblica”, Paolo Gallo si è concentrato anche sul tema del biometano, che potrebbe arrivare a soddisfare fino al 10% del fabbisogno, pari a 4 miliardi, entro il 2030. Nel 2050 potrebbe raggiungere i 150 miliardi, “la stessa quantità garantita dalla Russia al suo massimo”. Allo stesso tempo, l’idrogeno diventerà gradualmente un vettore energetico fondamentale. “Se guardiamo i prezzi al megawattora, al momento la tecnologia dell’idrogeno non è competitiva se prodotto da fonti rinnovabili”. L’AD di Italgas ha sottolineato come tuttavia gli investimenti a livello globale siano importanti: “Succederà come per il fotovoltaico, con i prezzi dei pannelli che ora sono un decimo rispetto al 2008, proprio grazie ai fondi che sono andati in ricerca e sviluppo”. Si punta all’obiettivo finale di avere reti sempre più intelligenti, digitalizzate e flessibili.