Il giornalista, analista e storico americano Paul du Quenoy esprime la sua visione sull’amministrazione Biden. In particolare valuta Biden come presidente sia in patria e che sulla scena estera. Il suo giudizio è totalmente negativo e a tratti persino impietoso, ma basato sui fatti.
Giudizio negativo
Secondo Du Quenoy, Biden sta portando tutto l’Occidente verso un disastro epocale. Gli ultimi eventi in Israele ne sono l’ennesima conferma. Dichiarazioni ingenue, a tratti vaghe e a tratti assolute e senza appello, ma mai decisive. Biden ha dimostrato di non essere un leader all’altezza del suo difficile compito. Oggi in Medio Oriente si vedono le conseguenze dei suoi anni come vicepresidente di Obama e di quelli come “POTUS” vero e proprio. Il tratto distintivo della sua gestione delle crisi internazionali è stata la debolezza americana. Che fosse vera o soltanto percepita non conta, perché l’effetto è stato comunque quello di causare all’America uno smacco.
Afghanistan, Ucraina, USA
La fuga da Kabul è stato un disastro militare e umanitario. A rimetterci la vita e la carriera sono stati i cittadini afghani e pure quelli americani. La decisione di Biden di sgomberare il campo in fretta e furia ha contraddetto le analisi presentate dai consiglieri militari e soprattutto è andato contro il buon senso. Poi c’è stata l’Ucraina, con Biden che di fatto invitava Putin a venire avanti, dando prova di scarsa determinazione e di discorsi strani, a volte minacciosi e a volte arrendevoli. Infine sul piano interno il presidente ha permesso il crollo dell’economia civile americana dando retta alle visioni degli integralisti ambientali e di una certa sinistra sedicente marxista. Oggi l’economia USA dipende di nuovo, in varia misura, dalle importazioni energetiche dal Medio Oriente e deve concorrere con un Cina agguerrita e forte. Fonte: https://strumentipolitici.it/come-joe-biden-ha-portato-il-mondo-sullorlo-del-disastro-lanalisi-di-paul-du-quenoy/