Il settore delle telecomunicazioni è in continua evoluzione e richiede alle aziende di adeguarsi alle sfide del mercato globale. Questo è il messaggio che ha voluto trasmettere Pietro Labriola, Amministratore Delegato di TIM, nel suo intervento alla Financecommunity Week 2023.
Pietro Labriola: mercato frammentato e nessun ritorno sull’investimento le criticità da risolvere
A pochi giorni dall’accordo con Kkr per la rete fissa, l’Amministratore Delegato di TIM Pietro Labriola ha partecipato alla Financecommunity Week 2023, dove è intervenuto insieme a Orlando Barucci, Managing Partner di Vitale & Co., e Patrizia Micucci, Managing Director di Neuberger Berman, sulle opportunità e sulle difficoltà che il settore europeo delle telecomunicazioni deve affrontare in un contesto globale sempre più competitivo e innovativo. Sul palco milanese l’AD di TIM ha messo in evidenza come il mercato europeo sia frammentato e poco redditizio, a differenza di quello americano o brasiliano, dove pochi operatori coprono vasti territori con un numero di abitanti anche cinque o sei volte superiore rispetto alle singole nazioni europee. Tra i vantaggi per le telco d’oltreoceano l’accesso alle frequenze a prezzi molto più convenienti. Il Brasile, inoltre, è al primo posto a livello mondiale nella copertura 5G di nuova generazione. Decisamente diverso il contesto nostrano, ha sottolineato Pietro Labriola, in cui la maggior parte delle telco oggi non ha ROI, ossia ritorno sull’investimento. Un ‘particolare’ da non sottovalutare, dato che senza ROI il rischio è frenare la digitalizzazione per mancanza di investimenti sulle infrastrutture necessarie alla transizione.
Pietro Labriola: la trasformazione del Gruppo TIM e le opportunità di business
Per l’AD di TIM sorge quindi la necessità di definire logiche e politiche industriali condivise, applicabili a tutti gli attori in campo. Solo così è possibile vincere le sfide di quello che ormai è un contesto sempre più globale. Dal canto suo, ha ricordato Pietro Labriola, la telco italiana sta portando avanti un processo di profonda trasformazione. Il delayering che TIM ha avviato due anni fa per adeguarsi alla forte innovazione tecnologica, che richiede investimenti sempre più specifici e in settori completamente differenti, è un esempio del nuovo corso avviato sotto la guida del manager. Tra i segmenti di business con maggiori potenzialità c’è sicuramente il retail, che tuttavia secondo Pietro Labriola necessita di una radicale ristrutturazione. Così come quello dei servizi alle grandi aziende e alla Pubblica Amministrazione, dove il Gruppo può sfruttare il vantaggio competitivo accumulato da TIM Enterprise grazie alle 35mila partnership attualmente in corso con grandi aziende italiane e realtà della PA.