Le soluzioni di Renato Mazzoncini (A2A) contro lo spreco idrico

Durante la siccità del 2022 “sono mancati 36 miliardi di metri cubi d’acqua, l’equivalente di 60 laghi Trasimeno o di tutto il lago Maggiore. Quindi si è perso un quantitativo d’acqua pari a quella consumata da 14 milioni di italiani o 80mila imprese. Di questi 36 miliardi, 7 erano collegati alle nostre falde”: lo ha evidenziato l’AD di A2A Renato Mazzoncini sottolineando la necessità di una politica decisa contro lo spreco idrico.

 Renato Mazzoncini

Renato Mazzoncini: “L’acqua è un bene prezioso e strategico: occorre agire per la salvaguardia di questa risorsa”

L’acqua è un bene prezioso e strategico: lo ha sostenuto Renato Mazzoncini, AD di A2A, durante il convegno “Senza acqua, Troppa Acqua. Azioni e investimenti per l’energia, le persone e i territori”, evidenziando come il Paese abbia bisogno di interventi concreti per preservare e valorizzare questa risorsa. Le reti acquedottistiche nazionali, ad esempio, perdono il 42% dell’acqua che trasportano: un’inefficienza che potrebbe essere sanata attraverso gli investimenti. Secondo Renato Mazzoncini, che riporta i risultati di uno studio di A2A, con una corretta gestione delle risorse idriche, potremmo recuperare, 9 miliardi di metri cubi di acqua all’anno.

Renato Mazzoncini: “A Brescia con Aquarius ridotte le perdite idriche”

Secondo Renato Mazzoncini, vista l’evidente importanza di una corretta gestione delle risorse idriche, te si potrebbe fare ancora di più per evitare sprechi e inefficienze. “Si potrebbe incentivare il recupero delle acque grigie (lavandini e docce, ndr) per poi utilizzarle negli sciacquoni dei wc al posto dell’acqua potabile”, ha affermato l’AD di A2A, sottolineando come il consumo pro capite d’acqua degli italiani superi di tre volte quello dei tedeschi. Renato Mazzoncini ha poi riportato l’esperienza di Brescia, dove A2A gestisce il ciclo idrico integrato, ricordando il progetto Aquarius: “Grazie alla collaborazione con Israele abbiamo introdotto Aquarius: un sistema di sensori dentro le tubature che segnalano le perdite e consentono di ripararle in modo localizzato senza interventi invasivi nel manto stradale”.