Nel panorama europeo della manutenzione aeronautica, dominato da colossi come Lufthansa Technique, spicca una realtà indipendente che si distingue per competenza e innovazione. Si tratta di Atitech, la MRO di Capodichino guidata da Gianni Lettieri. L’imprenditore è stato ospite della trasmissione “Leader”.
Marco Columbro intervista Gianni Lettieri per “Leader”
Offre i suoi servizi a circa 100 compagnie aeree al mondo; senza contare i lessor, che affittano le proprie flotte alle compagnie. Si occupa della manutenzione della flotta della Guardia di Finanza, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di quella del Presidente della Repubblica. Oggi Atitech è la MRO indipendente leader nel mercato EMEA, dominato da player del calibro di Lufthansa Technique e Air France Industries. L’obiettivo del Presidente Gianni Lettieri è di dotare nuovamente l’Italia di un polo unico nazionale specializzato nella full maintenance. A ricordarlo è lo stesso imprenditore in un’intervista rilasciata a Marco Columbro per “Leader”, trasmissione in onda su Business24. “Abbiamo due siti, uno a Capodichino e uno a Fiumicino, che contano entrambi cinque hangar, il che ci permette di lavorare 30 aerei nello stesso momento. La nostra è un’azienda con un sistema di controlli e di gestione estremamente complesso”. Atitech può contare su un totale di 1.500 dipendenti, molti dei quali formati dalla stessa azienda: “Abbiamo una scuola nostra e adesso sta per partire proprio l’Academy sia a Capodichino che a Fiumicino destinata ai giovani periti industriali che vengono da noi per prendere la specializzazione nel settore aeronautico”.
Gianni Lettieri: evoluzione e sfide future di Atitech
Quella di Atitech è una storia di profonda evoluzione. Nata come costola di Alitalia, sotto la guida di Gianni Lettieri ha conosciuto un periodo di crescita ed espansione, tale che nel 2022 è stata la stessa MRO ad acquisire l’ex ramo maintenance di Fiumicino. “L’azienda è partita occupandosi esclusivamente di maintenance di base, ossia sulla fusoliera, per poi arrivare alla line maintenance. A breve inizieremo anche ad occuparci di carrelli e poi successivamente anche la parte interna dei motori: la mia intenzione è quella di riportare in Italia tutto quello che Alitalia faceva fino agli anni 2000”. Sul futuro di Atitech? “L’obiettivo è proiettare l’azienda nel futuro e dotare l’Italia di un polo unico delle manutenzioni aeronautiche, settore finora trascurato. Lufthansa Technique, per esempio, ha 133.000 dipendenti e fattura 4 miliardi di euro. Abbiamo diversi progetti importanti per il futuro – ha aggiunto – uno riguarda la trasformazione degli aerei da passeggeri a cargo, in collaborazione anche con le Università di Napoli Federico II e Partenope. Un progetto che ci assicurerà lavoro per i prossimi 20-30 anni. Sul fronte dell’innovazione, stiamo testando l’uso dei droni e robot nelle fasi di controllo”.