I professionisti specializzati nella sostenibilità sono veramente in grado di affrontare le sfide della transizione ecologica? Gianni Prandi, fondatore e membro del CdA di Vidierre, ha commentato i dati presentati nel report realizzato dalla società, osservando come il fenomeno dei “lavori verdi” sia percepito positivamente dalla maggioranza degli italiani nonostante permangano dubbi sulla preparazione e la capacità di mediare con il mondo del business.
Gianni Prandi: l’opinione degli italiani sui “nuovi lavori” incentrati sulla sostenibilità
Gianni Prandi, fondatore della società specializzata in analisi e monitoraggio dei media Vidierre, ha presentato i dati del recente report incentrato sul tema dei cosiddetti green jobs, ossia le professioni incentrate sull’ecologia e la sostenibilità che il processo globale della transizione ecologica rende sempre più necessari. Man mano che le società riflettono su come ridurre le proprie emissioni e implementare l’economia circolare, cresce infatti la necessità di nuovi specialisti dotati di competenze ibride che siano in grado di coniugare profitto aziendale, innovazione e sensibilità ecologica. Ma cosa ne pensano gli italiani? L’analisi di Vidierre non lascia dubbi: come illustrato da Gianni Prandi, l’82,2% dei cittadini ha un’opinione positiva dei nuovi “lavori verdi”, in netta crescita rispetto ai dati del 2021 (76,3%). Conseguentemente, è calata la percentuale degli scettici (da 11,6% a 7,2%) e degli incerti (da 12,1% a 10,6%).
Gianni Prandi: le criticità dei green jobs nell’analisi di Vidierre
Gianni Prandi ha inoltre osservato che, secondo la maggioranza degli italiani (il 48%), i “lavori verdi” danno un contributo significativo allo “sviluppo umano ed economico” della società: “I dati dimostrano come le previsioni sui lavori più richiesti in un prossimo futuro descrivano figure professionali qualificate. I green jobs vengono percepiti come un utile apporto per adeguare i business alle normative ambientali e per poter affrontare la transizione verso un’economia più sostenibile”. Il report di Vidierre rileva tuttavia anche delle criticità nell’opinione pubblica. Ad esempio, il 49% degli italiani non ritiene che i professionisti dei green jobs siano in grado di mediare efficacemente tra il mondo del business e la protezione del Pianeta, contro il 37% degli ottimisti. Non mancano anche i dubbi sull’effettiva competenza di queste figure: il 43% ritiene che non siano preparate a sufficienza, mentre il 42% si esprime a favore. Sembra dunque che sarà necessario ancora qualche anno perché la maggioranza degli italiani si convinca del fatto che questi lavori svolgano un ruolo concreto e insostituibile nel salvaguardare il Pianeta.