Dall’Italia all’Oriente Vino & Design presenta dieci nuove cantine per intenditori e wine lovers

Si amplia la selezione proposta da uno dei principali leader del settore della distribuzione vitivinicola con autentiche rarità italiane, ma anche provenienti dall’Estremo Oriente e dalla Germania

 

Vi sono molte storie affascinanti legate a un buon calice, ma Vino & Design, con la sua lunga esperienza nella scelta e nella distribuzione di vini di alta qualità, sa come sorprendere  intenditori e wine lovers. L’azienda di Reggio Emilia si conferma un’ineguagliabile scopritrice di talenti provenienti da tutto il mondo, con l’ingresso a catalogo di ben dieci nuove cantine, di cui due provenienti dall’Estremo Oriente, in particolare da Cina e Giappone e un Riesling Spumante no alcol tedesco della celebre cantina Dr. Loosen.

Non poteva essere altrimenti per chi si dedica quotidianamente a selezionare e distribuire vini pregiati, provenienti da produzioni di eccellenze nazionali e internazionali che puntano alla qualità e alla tradizione, offrendo i migliori di best wines in Italia.

Vino&Design è dunque orgogliosa di presentare le nuove eccellenze.

Silver Heights – Ningxia – Cina

Il modulo 3-3-2 rappresenta l’approccio distintivo di Silver Heights nel raggiungere l’eccellenza nella produzione di vino cinese. Fondato da Mister Gao negli anni ’90, l’azienda ha scelto di piantare i suoi vigneti nella regione di Ningxia, nonostante le sfide ambientali del luogo, caratterizzato da terreni desertici situati a 1200 metri sopra il livello del mare. Il modulo 3-3-2 si completa con il numero 3 che rappresenta le tre generazioni coinvolte nell’azienda e il numero 2 che si riferisce alle due cantine situate vicino ai vigneti aziendali, per un totale di 70 ettari coltivati principalmente secondo i principi biodinamici.

Château Mercian – Giappone

Château Mercian, un’insospettabile protagonista nel mondo del vino giapponese, ha le sue radici nel tardo 1800 quando due emissari viaggiarono in Francia per apprendere le tecniche vinicole. Tornati in patria, applicarono tali conoscenze all’uva autoctona Koshu, caratterizzata da acini rosa. La cantina si è sviluppata su diversi terroir sparsi nelle quattro prefetture dell’isola principale del Giappone, con altitudini fino a 600 metri. La cura maniacale in vigna include la protezione dei grappoli prima della vendemmia tramite sistemi di allevamento e coperture artigianali. In cantina, Château Mercian segue la regola di abbinare finezza ed eleganza nella realizzazione delle sue etichette, con diverse cantine di vinificazione per ogni zona di coltivazione.

La Mesma – Gavi – Piemonte

Tre sorelle provenienti da Genova, Paola, Francesca e Anna, decidono di stabilirsi nella campagna di Gavi, dove coltivano il vitigno Cortese. Inizialmente per uso personale, la passione per il vino le spinge a espandersi, acquisendo terreni sia ad Tassarolo, con suoli alluvionali ricchi di argilla, che a Monterotondo, con terreni marnosi. Con piante di Cortese che superano i cinquanta anni, la Mesma gestisce una cantina divisa tra cemento a temperatura regolata per le piante più vecchie e acciaio per le altre. Questa scelta permette di produrre una varietà di etichette che coprono tutte le tipologie del Gavi. Particolarmente notevoli sono le loro bollicine, prodotte in stile ancestrale o metodo classico, con la versione millesimata che può invecchiare sui lieviti per oltre 100 mesi. 

Tenute Nura – Emilia-Romagna

Nel piacentino, produce bollicine dal colore Pantone 188 che rappresenta la linea di punta dell’azienda. Pur mantenendo un approccio artigianale, Tenute Nura abbraccia l’innovazione e l’attualità del gusto senza sacrificare la tipicità. Il territorio si riflette nel colore rossastro delle bollicine, simile alla tonalità dei 45 ettari di terreno aziendale caratterizzato da argilla e ferro. La gamma di vini comprende varietà autoctone e internazionali, sia fermi che spumanti, con un’attenzione particolare al biologico e, in alcuni casi, al biodinamico. In cantina, utilizzano una vasta gamma di strumenti, inclusi anfore e tonneaux. Gli spumanti vengono affinati a lungo sui lieviti (fino a 84 mesi) con dosaggi minimi di zucchero e solforosa, risultando in vini dritti, minerali e contemporanei. 

Cantina Valsamoggia – Emilia-Romagna

La Cantina Valsamoggia, situata nella valle del fiume Samoggia tra Bologna e Modena, si impegna nella valorizzazione del vitigno autoctono Pignoletto, noto anche come Grechetto Gentile. Fondata come Cantina Sociale di Bazzano tra le due guerre mondiali, è stata poi rilanciata dalla Cantina Sociale di Carpi e Sorbara. Oggi, sotto il nome di Cantina Valsamoggia, il focus rimane sul Pignoletto, con particolare attenzione alla produzione di spumante metodo classico. L’azienda conta su più di 130 soci e gestisce un parco vitato di oltre 150 ettari, confermando il suo impegno nella produzione di alta qualità. 

Cortonesi la Mannella – Montalcino

La famiglia Cortonesi, residente a Montalcino, produce vino sotto il nome Cortonesi, con sede a Località Mannella. Pur essendo attiva dal 1970, l’azienda ha una visione chiara, concentrata sulla valorizzazione dei loro due terroir di proprietà. Solo i migliori 13 ettari dei 56 totali vengono utilizzati per i loro vini, con l’obiettivo di preservare le caratteristiche distintive di ciascun terroir. I loro vigneti sono situati in tre siti diversi con variazioni geologiche: Mannella, Poggiarelli e un nuovo vigneto nel versante nord est. Ogni vigneto ha un’affinazione separata in cantina, con la Mannella in botte grande e Poggiarelli in tonneaux. L’obiettivo è esaltare le peculiarità di ciascun terroir, gestendo direttamente ogni fase del processo di produzione.

Tenuta la Pazzaglia – Lazio

La famiglia Verdecchia gestisce Tenuta La Pazzaglia nella valle del Tevere, nei pressi di Orvieto e Civita di Bagnoregio. La maggior parte dei terreni è coltivata con il Grechetto, una varietà di uva bianca ben adattata alla zona, adottando pratiche agricole biologiche e evitando l’uso di diserbanti. In cantina, prevalentemente si utilizza l’acciaio per permettere alle caratteristiche del suolo e delle uve di esprimersi al meglio nelle diverse etichette. 

Alois – Campania

La famiglia Alois, rinomata per la produzione di seta di alta qualità, ha ampliato il proprio interesse alla viticoltura, mantenendo lo stesso impegno per l’eccellenza. Situata vicino alla reggia di Caserta, gestisce un parco vitato di 20 ettari con terreni caratterizzati da cenere vulcanica e calcare. Coltivano esclusivamente varietà locali come Falanghina, Aglianico, Pallagrello bianco, Pallagrello nero e Casavecchia, con quest’ultima che richiama antiche tradizioni vitivinicole risalenti ai Sanniti. In cantina, seguono un approccio artigianale, utilizzando acciaio, legno di varie dimensioni e lunghi periodi di affinamento in bottiglia.

Vigneti Verzera – Sicilia

Vigneti Verzera, un’azienda gestita da due fratelli, Maria Luisa e Stelio, insieme ai loro genitori appassionati di auto d’epoca, si trova nella parte orientale della Sicilia, con vista sull’Etna e lo Stromboli. Con 5 ettari terrazzati, coltivano quattro vitigni – Nero d’Avola, Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Nocera – per produrre vini sotto la Doc Faro. Utilizzano una combinazione di acciaio e legno per dare carattere e eleganza ai loro vini, che combinano il carattere mediterraneo del territorio con un’eleganza distintiva.

Cantine Pupillo – Sicilia

Antonino e Maria Pupillo, aristocratici proprietari di una tenuta vicino a Siracusa, gestiscono un’azienda con radici nel 1200, con cantine all’interno di un castello. Originariamente dedicata a ortaggi e agrumeti, l’azienda si è concentrata sempre di più sulla viticoltura dagli anni ’80, con circa venti ettari di vigneti. La cantina si distingue per la predilezione verso vitigni autoctoni: Moscato Bianco di Siracusa su terreni calcarei, Nero D’Avola e Catarratto su suoli vulcanici. Grazie all’impegno di Carmela Pupillo, la qualità dei vini è cresciuta, e la Doc Siracusa ha riacquistato popolarità, soprattutto per il Moscato Bianco di Siracusa, declinato in diverse versioni che mostrano la finezza aromatica del vitigno. 

Passare in rassegna il catalogo significa intraprendere un percorso entusiasmante che conduce alla scoperta delle produzioni più pregiate, tra aziende strutturate e piccole cantine a gestione familiare, dove la produzione di vino è ancora una questione di passione, un’attività votata esclusivamente alla qualità.  E’ proprio questa attenzione alla base del successo di Vino&Design che può vantare una storia dalle radici profonde, fatta di dedizione, passione e lungimiranza, rendendola un punto di riferimento imprescindibile per il settore Ho.Re.Ca, le migliori enoteche e i ristoranti stellati del Bel Paese.

 

www.vinoedesign.it

Vino & Design è un’azienda con sede a Reggio Emilia tra i principali leader del settore della distribuzione vitivinicola. Fondata nel 1999 dall’imprenditore e sommelier olandese Dick Ten Voorde rappresenta un punto di riferimento per il settore Ho.Re.Ca e per le enoteche più rinomate d’Italia grazie a un catalogo eccellente che comprende un vasto e variegato assortimento di vini pregiati provenienti da tutto il mondo. Nel 2016 l’azienda si è sviluppata creando la divisione Spirits & Colori che si dedica con molto successo alla mixology rifornendo cocktailbar e trendy loungebar.