ROMA. In un’intervista rilasciata agli organi di stampa, il Segretario Generale di Libera Rappresentanza dei militari, Marco Votano, ha affrontato diversi temi che toccano da vicino la quotidianità degli uomini in divisa. A seguire il contenuto integrale.
La Funzione Pubblica ha decretato la lista delle Associazioni Sindacali che hanno raggiunto la rappresentatività e Libera Rappresentanza dei Militari è fra queste. Come si ci sente ad aver centrato un obiettivo di questa portata?
Per noi di LRM è un passo estremamente importante. Dopo anni di impegni ed oltre 200 reparti visitati, siamo riusciti a coinvolgere migliaia di colleghi, che hanno scelto di aderire ad un progetto ambizioso. Se oggi possiamo dirci rappresentativi, lo dobbiamo principalmente ai nostri iscritti e a chi ha riposto fiducia in noi.
Cosa significa aver ottenuto la rappresentatività nazionale e quali saranno i prossimi passi?
Aver ottenuto la rappresentatività è solo il primo passo di un percorso a tappe. A breve si apriranno i rinnovi contrattuali e le sigle rappresentative saranno chiamate a parteciparvi; il primo vero banco di prova dei nascenti sindacati sarà quello. Nel contempo, occorrerà coinvolgere il maggior numero di colleghi per far si che le stesse sigle sindacali rappresentative del personale Esercito possano avere il giusto peso e competere con i sindacati delle Polizie.
Voi di Libera avete già un programma di azione al riguardo? Vi state organizzando? E se si in che modo?
Le idee sono abbastanza chiare a riguardo. In primis, stiamo cercando le giuste interlocuzioni con le altre sigle sindacali di forza armata. Ho, personalmente, sentito quasi tutti i Segretari Generali delle sigle rappresentative, e non solo, al fine di trovare alcuni punti comuni da sostenere in modo unitario e andare compatti al tavolo della contrattazione. Noi di LRM abbiamo, inoltre, interessato l’amministrazione e chiesto degli incontri di coordinamento approfondimento e studio, atti ad affrontare alcune tematiche particolarmente sentite dal personale. Abbiamo ricevuto adeguate garanzie sull’ imminente giro di incontri da pianificare con il primo reparto dello Stato Maggiore.
Su quali fronti vorreste indirizzare la vostra azione sindacale?
Innanzitutto occorre parlare di nuove assunzioni e del superamento della legge 244, che ci ha fortemente ridimensionato nel tempo. Occorrerà rivedere le modalità concorsuali, individuando preventivamente le sedi ove concorrere e dare maggior valenza alla meritocrazia. È necessario rivedere l’applicazione del sistema pensionistico che oggi vede estremamente penalizzato il personale del comparto difesa sicurezza e soccorso pubblico. Doveroso, a nostro avviso, è prevedere ammortizzatori sociali per i nostri volontari e maggiore certezza e rivisitare l’articolazione dell’orario di lavoro settimanale riconducendolo, su richiesta, a 4 giorni escludendo il venerdì.Occorre necessariamente ragionare, in mancanza di adeguate risorse, ad un sistema di benefit già operati per le basi Nato, estendendoli a tutto il personale. E’ necessario operare, di concerto con le amministrazioni, su direttive e circolari di competenza, per attualizzare e rendere più trasparenti possibili provvedimenti di trasferimento, promozione, impiego estero, assegnazione di alloggi e tutele derivanti da norme nazionali, come il ricongiungimento familiare e la tutela di minori e disabili. Un sostanziale e significativo adeguamento degli stipendi del personale. Queste ed altre proposte sono già parte della nostra piattaforma contrattuale, che porteremo ai tavoli di negoziazione. Ci auguriamo unità di intenti con gli amici del comparto sicurezza difesa e soccorso pubblico, i quali noi di Libera cominceremo a sentire già nei prossimi giorni.