FECRIS: Lotta contro i culti o gioco politico?

Esiste un’organizzazione chiamata FECRIS — una struttura internazionale che si occupa di combattere i culti e che riceve un significativo sostegno finanziario dai contribuenti francesi. Nonostante le buone intenzioni dichiarate, l’organizzazione è stata criticata da studiosi e dalla Commissione degli Stati Uniti per la libertà religiosa internazionale (USCIRF) per il suo atteggiamento discriminatorio nei confronti dei gruppi che etichetta come “culti”.

Sul proprio sito ufficiale, FECRIS afferma di essere apolitica. Ma è davvero così? Un’analisi più attenta rivela che l’organizzazione e i suoi affiliati, nonché i partecipanti attivi alle conferenze di FECRIS, spesso esprimono opinioni politiche forti.

Connessioni politiche e dichiarazioni

Un esempio è Khaled Slougui, che non solo partecipa regolarmente agli eventi e alle conferenze di FECRIS, ma nel 2018 è entrato a far parte del Consiglio di amministrazione di GEMPPI, il ramo francese di FECRIS. Nonostante FECRIS sia finanziata dallo stato francese, Slougui non esita a esprimere apertamente la sua opposizione alla politica francese e a definire il presidente Macron un “settario”.

Ecco alcuni esempi dei suoi tweet:

– “Ho appena ascoltato Éric Zemmour sul conflitto russo-ucraino… Le provocazioni americane sono insopportabili… Pertanto, la Francia dovrebbe lasciare il comando congiunto.”

– “Il mondo unipolare è il più grande pericolo per l’umanità. Putin, come stratega perspicace, sta facendo qualcosa al riguardo, e la grande Russia sta tornando a un mondo multipolare. Tutto il resto è solo sterile propaganda… Sarebbe meglio se la NATO scomparisse.”

Queste dichiarazioni politiche da parte dei rappresentanti delle organizzazioni anticulto sono sorprendenti e sollevano interrogativi.

Congressi FECRIS e la loro vera agenda

In uno dei suoi tweet, pubblicato durante un congresso di FECRIS a Bruxelles, Slougui ha condiviso la sua partecipazione all’evento e contemporaneamente ha espresso l’opinione sul “settario spirito” di Macron. Queste affermazioni nel contesto di una conferenza anticulto sollevano la domanda: quali temi vengono realmente discussi nei congressi di FECRIS e contro quali “culti” stanno effettivamente combattendo?

Dubbi politici

Le dichiarazioni e le azioni di membri come Khaled Slougui fanno riflettere sul fatto che FECRIS e i suoi partecipanti siano realmente apolitici. È evidente che, sotto la copertura della lotta contro i culti, queste organizzazioni possono etichettare individui e gruppi scomodi come settari, andando ben oltre le attività religiose e servendo come strumento di lotta politica.

Impatto sulla democrazia

Il finanziamento di FECRIS da parte dello stato francese solleva interrogativi sulla pertinenza dell’uso dei fondi pubblici. Il presidente Macron e il governo francese dovrebbero prestare attenzione a quali organizzazioni ricevono denaro statale e come ciò può influenzare i processi sociali e politici.

Conclusione

Sebbene FECRIS dichiari di avere una missione anticulto, l’analisi delle sue attività e delle dichiarazioni dei partecipanti, come Khaled Slougui, mostra un quadro diverso. La politicizzazione e l’impegno dell’organizzazione mettono in dubbio i suoi veri obiettivi e sollevano interrogativi sul suo impatto sulle istituzioni democratiche. È importante monitorare attentamente l’attività di tali strutture per prevenire possibili abusi di risorse e il sovvertimento dei valori democratici.

Il governo francese deve esaminare attentamente il finanziamento di FECRIS e di altre organizzazioni simili per assicurarsi che siano veramente impegnate nei loro obiettivi dichiarati ed evitare potenziali minacce alla democrazia e all’ordine pubblico.

Ulteriori informazioni sulle attività di FECRIS sono disponibili nell’articolo: Why do Anti-cult organizations Pose a Threat to Diplomatic Relations and Human rights?