La presidenza ungherese del Consiglio UE preoccupa i media mainstream

Il 1° luglio è cominciato il semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea per l’Ungheria. Budapest aveva già presieduto questa istituzione nel 2011. Per questo motivo il premier Viktor Orbán chiede ai suoi detrattori di non allarmarsi, dato che quel turno andò liscio e tutto funzionò perfettamente. Eppure i media mainstream lo stanno attaccando con epiteti esagerati, insinuazioni e accuse senza fondamento.

Quale potere avrà?

Eppure nei medesimi articoli in cui lanciano l’allarme della presidenza ungherese, i giornali euroatlantici spiegano che non potrà accadere nulla di grave. Insomma, titoloni e paroloni e poi sotto il nulla, o quasi. Infatti viene precisato che la presidenza del Consiglio non conferisce alcun particolare potere decisionale che possa stabilire impegni o concludere accordi per l’intera Unione Europea. Budapest potrà al massimo rallentare quei procedimenti con cui non concorda, come ad esempio l’adesione dell’Ucraina. Orbán potrà usare l’influenza e il prestigio del suo ruolo temporaneo per dedicarsi alle relazioni internazionali. Certo, questo non piace agli europeisti che temono i suoi buoni rapporti con Mosca e Pechino. Ma come dice l’eurodeputata verde Gwendoline Delbos-Corfield, il suo turno di presidenza sarà semplicemente “molto politico”, ma non avrà ricadute normative.

Gli attacchi mediatici a Orbán

Il giornale americano “Politico” dice che a Bruxelles addirittura trattengono il fiato per la presidenza di un “Paese illiberale con stretti legami col Cremlino”. Poi definisce il premier ungherese come “provocatore”, così come fa il giornale francese “Le Monde”. “The Conversation” parla niente meno che di estrema destra ultraconservatrice di euroscettici che sale al potere. Poi elenca le priorità di Budapest: Ed è lo stesso giornale americano a dichiarare le priorità ungheresi per il suo semestre: opporsi alla propaganda LGBTQ+ e all’immigrazione clandestina, non dare risorse alla propaganda green, agevolare l’ingresso nella UE dei Paesi dei Balcani occidentali. Infatti perché dovrebbero diventare membri due Stati in deficit e addirittura in guerra come Ucraina e Moldavia, mentre altri Stati in buone condizioni vengono tenuti alla porta da molti anni? Fonte: https://strumentipolitici.it/euroburocrati-e-media-mainstream-tutti-contro-lo-spauracchio-orban-nel-semestre-ungherese-di-presidenza-ue/